1. Lo Specchio


    Data: 23/01/2018, Categorie: Lesbo Trans Altro, Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu

    ... continuando a scoparla, a riempirla con la sua carne mastodontica.“Non è quello che vuoi.” Rispose lo spettro dopo qualche secondo “Sai cosa vogliamo…”Il movimento dell’immagine riflessa rallentò, poi si fermò e, delicatamente, ella si tirò fuori da Laura, alzandosi poi in piedi e retrocedendo, poggiandosi contro una cassettiera, dal lato opposto della stanza. Laura prese fiato e si alzò, guardando la sua controparte mentre, senza toglierle lo sguardo di dosso, essa apriva il cassetto più alto, infilandovi una mano ed estraendone uno dei suoi giocattoli preferiti, un grosso fallo nero, tozzo e corposo, che immediatamente unse della propria saliva, infilandolo prima tra i grandi seni, poi in bocca.Laura si guardò, osservò con attenzione quello che, fino a qualche minuto prima, non era altro che il suo riflesso nello specchio e che, ora, era la sintesi perfetta di tutto quello che, nella vita, lei desiderava. Una copia perfetta, bella quanto lei, con gli stessi capelli accesi, le stesse spalle, le stesse braccia forti, i medesimi seni, così naturalmente grandi, la medesima pancia appena pronunciata e le cosce, copie perfette delle sue, che così tanto invitavano a tuffarsi in un mondo di piacere. I suoi occhi caddero poi sul suo membro, l’unica differenza tra lei e il riflesso, l’unica cosa che lei non aveva, il primo ed unico membro che lei avesse mai veramente desiderato. La sua copia lo aveva appena estratto dalla sua colante vagina eppure lei, già, lo desiderava ...
    ... nuovamente in se, come se mai vi fosse stato.Dando le spalle alla sua creazione, la ragazzi si voltò, camminando verso il muro opposto per poi fermarsi a circa mezzo metro da esso, poi, allargò le cosce e si piegò lievemente in avanti, poggiando le braccia contro il muro, in alto, ed inarcando la schiena in modo che anche il suo seno ed i suoi grandi capezzoli, poggiassero contro la parete fresca della stanza. Infine, affannata più per l’eccitazione che per la fatica, la bella giovane socchiuse gli occhi e, mordendosi le labbra carnose, attese l’arrivo del suo desiderio più grande.Vi fu un piccolo sussulto, un piccolo movimento, quasi impercettibile, che non impedì a Laura di tenere gli occhi socchiusi ed il labbro inferiore tra i denti quando sentì appoggiarsi alla sua vagina il giocattolo nero che la sua copia brandiva come una spada medievale mentre, contemporaneamente, il glande tiepido e pulsante della sua asta le si poggiava all’ingresso della sua altra entrata, quella posteriore, riservata solo a rari e sconvolgenti piaceri. Poi, nuovamente, vi fu un’esitazione.“Ti dimentichi…” disse nuovamente lo spettro “…che io non sono solo una tua copia perfetta. Sono il tuo desiderio, sono il tuo sogno. Non solo ti appartengo, tu appartieni a me ed, io, di te, conosco ogni piccola voglia.”L’immagine spinse lievemente, abbastanza da farsi sentire e far mugugnare Laura per l’anticipazione ma senza entrare in lei.“Sei una donna forte, quasi invincibile. Non ti sei mai arresa ad alcun uomo, ...
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