Lo Specchio
Data: 23/01/2018,
Categorie:
Lesbo
Trans
Altro,
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... nemmeno a quelli più audaci ma a me… a me puoi arrenderti, io sono tua, dopotutto. Getta le armi Laura, come hai sempre voluto poter fare. Chiedimi, pregami, implorami; confessa quanto mi desideri. Solo allora mi avrai.”“Io..” Esitò Laura, prima di sentire una nuova piccola spinta attizzarla come un carbone sul fuoco.“Io…” Cercò ancora di sussurrare, fermandosi nuovamente nel sentire il suo giocattolo scorrerle dolcemente su e giù per la vagina.Laura si sentì quasi svenire mentre il fallo le percorreva le cosce, girando intorno al suo orifizio come uno squalo intorno alla preda. Allo stesso modo, il pene dello spettro, poggiato delicatamente sul suo ano, le pulsava contro la pelle, facendola contrarre e tremare. La ragazza non ne poteva più, voleva essere infilata, voleva quel momento, voleva abbandonarsi, voleva chiedere, voleva pregare di essere scopata.“Ti prego scopami…” sussurrò “Sfondami il culo, aprimi la figa…fammi tua…ti prego…voglio godere…”Gli occhi di Laura si spalancarono nel sentire i due falli, come tuffatori sincronizzati, entrarle dentro simultaneamente, spingendo violentemente contro il suo corpo e premendola al muro, schiacciandola tra il peso della spinta e la parete fredda. Fu un improvviso colpo che la costrinse a un lungo e liberante grido di soddisfazione, ad un implorante richiesta di continuare, di sfondarla, di fotterla, desiderio sostenuto non solo dalle sue voglie ma anche da quelle dello spirito che l’impalava, che la ragazza sentiva come sue ...
... nel pube, nel ventre, nel petto.“Fottimi…fottimi più fotre…sto per impazzire!”Le spinte si fecero più intense, più pressanti, più martellanti, costringendo Laura ad avanzare, come aveva fatto mille volte prima nei suoi sogni più perversi, per sentirsi schiacciata, presa, quasi intrappolata dal suo stesso desiderio. Il tremore che le iniziò a percorrere la spina dorsale non fu che il punto d’inizio delle piacevoli sensazioni che, da li a pochi secondi, la catapultarono in un vortice di perdizione mentre gridava alla sua copia perfetta, oramai intenta a trapanarla con colpi ritmici e veementi, di spingere ancora, di continuare, di fotterle l’ano con ogni fibra della sua verga incessante mentre con la mano spingeva il fallo nero nella sua vagina oramai traboccante di ogni forma di piacere.“Scopami! Scopami voglio venire!” Gridò, mentre l’immagine accelerava ancora, moltiplicando esponenzialmente i piaceri e le urla di entrambe.Laura si sentì scaldare, come fosse stata la resistenza di una lampada incandescente, divenendo rovente, bruciando dall’interno, riversando in sudore, umori e lacrime di piacere ogni sua goccia, facendole colare il trucco messo qualche minuto prima, davanti allo specchio ancora senza vita. La ragazza iniziò a tremare, così come fece la sua copia, perdendo il controllo di se stessa come della sua compagna mentre le due si contorcevano per il piacere, premute contro quel muro oramai bagnato della loro passione.“Vengo…mio dio sto per esplodere!” Gridò Laura e ...