1. Un suo ordine


    Data: 24/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    L’aria gelida d’inverno m’investe il viso. Forse mettere al massimo l’aria calda in macchina non è stata l’idea più saggia, il cambio di temperatura è stato ancora più traumatico di quanto mi aspettassi. Di solito sono una tipa calorosa, di quelle che anche con la neve sta con il maglioncino e nient’altro. Ma in questi giorni, sono completamente l’opposto: questa influenza è una maledizione. Dalle narici immagino fuoriescano delle stalattiti ghiacciate piene di raffreddore, gli occhi mi lacrimano a causa della grande quantità di catarro, la gola è sull’orlo del baratro della tracheite e sono giorni che ho una relazione piuttosto intensa e passionale con l’emicrania. Un bello spettacolo, vero? In questo stato sono proprio come una di quelle donne che si vedono nei film: affascinanti, belle, portamento regale, viso perfetto, occhi seducenti...certo, come no. Eppure, nonostante le mie condizioni, sono qui per eseguire un ordine ben specifico. Un ordine dettato dal mio Padrone. Il sale per terra scricchiola sotto i tacchi dei miei stivali di pelle, mentre mi dirigo verso il supermercato situato nella strada dietro la mia università. Spero che non ci sia nessuno. Non ho mai problemi a fare figure di merda o a ritrovarmi in situazioni ambigue, ci rido sempre sopra. Ma in questo caso, farei davvero una figura abbastanza strana e meno gente c’è meglio è. Una signora anziana esce dal supermercato. Bene. Una persona in meno. Entro, sperando che l’aria calda possa alleviare il dolore ...
    ... che provo alle orecchie a causa del vento forte che c’è fuori. Non è proprio il massimo, ma c’è abbastanza calore da concedermi un attimo di tregua. Mi dirigo verso il reparto di frutta e verdura. E già cominciano i primi problemi: sono sempre stata abituata a fare la spesa in supermercati muniti di bilance per pesare la frutta e la verdura che raccogli nei sacchetti di plastica. Prendi ciò che ti occorre, guardi il numerino del prodotto, vai alla bilancia, digiti il numero ed esce il codice a barre che devi presentare in cassa. Qua non vedo alcuna bilancia. O meglio, ne vedo una, ma osservandola bene non sembra essere funzionante, non è munita di alcuna tastiera e sui cartelli della frutta e della verdura non c’è scritto alcun numerino. Mi tocca chiedere aiuto al cassiere. E io che volevo passare indisturbata e quasi in anonimato! Il supermercato è piccolino e non ci metto molto a trovare un lavorante: un uomo biondo sulla quarantina. “Scusi? Salve. Mi saprebbe dire dove posso trovare la bilancia per la verdura?” “Ah no, signorina. Qua i prodotti vengono pesati alla cassa.” “Ottimo, grazie.” Ottimo un corno! Se avessi pesato io, avrei potuto sperare che il cassiere non si accorgesse nemmeno di quello che avevo preso: avrebbe passato svogliatamente il codice a barre e io avrei messo tutto via nel sacchetto. E invece qua farà ben attenzione al tipo di verdura che ha davanti. Torno nel reparto e mi fermo davanti alla cassetta delle zucchine. Le osservo attentamente. Osservo la ...
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