Un suo ordine
Data: 24/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Alba6990
... appoggiando per terra e il giubbotto e sedendomici sopra. (Sarò anche eccitata, ma un minimo di contegno! Non voglio che i germi del pavimento di un bagno pubblico entrino in contatto con il mio organo riproduttivo.) Non devo neanche inumidire il dito medio con la mia saliva, ci pensano i miei umori. Con una mano apro per bene le grandi labbra per scoprire al massimo la clitoride. È già sensibilissima, gonfia, una protuberanza dura e bagnata. E al posto del dito, c’è una lingua calda che la sta leccando velocemente. Alternanza tra punta e lingua piatta. È questo ciò che immagino. Sento la testa che pulsa a pari della mia figa. Il mio corpo è come un tamburo in preda al delirio. È doloroso fermarsi a pochi passi dal venire, mi viene quasi da piangere e dal petto fuoriesce un lamento simile a quello di una bambina capricciosa. Come faccio a penetrarmi 30 volte senza venire? Prendo quel peculiare oggetto di piacere e senza pensarci su, mi penetro una volta...due volte...tre...quattro...dio! Ho le cosce spalancate, un cazzo che mi fotte e le ovaie che quasi esplodono. Per fortuna che il bagno è ormai deserto (fuori il silenzio domina) e nessuno mi sente, perché sto ...
... gemendo, forte. Da quanto non faccio sesso? Da molto, troppo tempo. Dannata relazione a distanza. Fosse per me e per la mia figa, uscirei dal bagno e mi fotterei l’unico professore del mio corso giovane e di bell’aspetto. Mi sembra quasi un cazzo vero quello che ho dentro di me ora. E il solo pensiero sta bagnando completamente il preservativo. Mi trattengo un sacco per non venire, stimolata come sono. Faccio di tutto per pensare ad altro, a qualcosa di schifoso e per niente erotico ed eccitante, ma tutto ciò che mi viene in mente sono orge, schizzate di sperma, aromi di sessi eccitati e mi ritrovo quasi a cavalcarlo questo ortaggio che ho fra le cosce! Per un miracolo divino riesco ad arrivare al 30 senza venire. “Brava cagnetta. Ora vai a lezione, ma tieni la zucchina e i preservativi, che oggi voglio fartelo usare di nuovo.” “Grazie, Padrone. Posso venire?” “No, devi aspettare oggi pomeriggio...se farai la brava.” “Sì, Padrone.” Sì un pezzo di cazzo! Io voglio venire! Come faccio ad andare a lezione con il cervello annacquato dalla voglia? Ma, ancora una volta, devo rispettare ciò che il Padrone mi comanda. E ancora una volta devo obbedire ad un suo ordine.