1. La cena


    Data: 27/01/2018, Categorie: Etero Autore: Il falco

    Ha sempre amato riposare così, distesa su un fianco...nuda...con il solo lenzuolo a nasconderne le forme...ed io ho sempre amato osservarla così...accarezzandone il profilo con lo sguardo, arrampicandomi sulle sue gambe, per poi scivolare cullato dai suoi fianchi e giù, tutto d'un fiato, come la più entusiasmante delle discese, fino al suo ventre rosa che spunta dal bianco del lenzuolo...ed è lì che, ogni volta, si mozza il respiro...è buio, la luce che ha accompagnato la nostra notte arriva appena e si perde tra i suoi seni, scivolando in mille rivoli...Tutto era iniziato con quel messaggio..."stasera sei da me!ho una sorpresa!"...diretta, semplice...sicura...come potevo dirle di no?Non ricordo nemmeno cosa è successo dopo, tanto era il desiderio.Alle 20.30 ero alla sua porta, una bottiglia di vino in mano e tante idee per la testa...Eccola, finalmente, più bella di ogni mia fantasia, con un lieve filo di trucco ad esaltarne il viso e con quello sguardo complice, capace, da solo, di risvegliare ogni mio più segreto istinto...si aggirava scalza per la casa, coperta di un leggero vestitino giallo che le scendeva dalle spalle esaltando il suo seno, piccolo, turgido, perfetto per il palmo della mia mano, lasciato libero da ogni costrizione a sfidare ogni legge fisica.La volevo prendere, stringere, fare mia...subito...ma..."Paoloooooooo, ciaooooooo...come stai??"...gelo......essere investiti da un TIR lanciato a piena velocità avrebbe fatto meno male...Giulia, la pesantezza di ...
    ... una novella Perpetua concentrata in un metro e sessanta di donna, dotata, come se non bastasse, della più stridula delle voci stridule che avessi mai avuto modo di odiare...la sua migliore amica...Guardai Francesca con gli occhi colmi di rabbia, ogni mio sogno stava clamorosamente svanendo...non poteva averlo fatto davvero...sa bene che non sarei stato in grado di reggere al martellamento di quella voce per un'intera cena..."ciao!" mi ha detto, appoggiando le sue labbra sulla mia guancia "ho invitato anche Giulia...non ti dispiace vero?"..."N...no...figurati...hai fatto bene..."riuscì, spudoratamente, a mentire...Giulia sembrava raggiante "evvivaaaa...sono così contenta, ho così tante cose da raccontarvi..."...e dentro di me era ormai chiaro che ricevere quel TIR in pieno viso, sarebbe stato ben più piacevole di quello che mi aspettava......non potevo immaginare cosa avesse in mente quella moretta dallo sguardo sbarazzino...Le ho seguite in cucina, Giulia non smetteva di parlare, il ritmo della sua voce era tale da rendere impossibile qualsiasi forma di conversazione al di fuori di qualche mugugno di circostanza...fortunatamente la cena era già pronta...chissà, magari il mangiare avrebbe interrotto quel mare di parole...Mi sbagliavo, ancora una volta...La pasta era squisita, cercavo di concentrarmi sul sapore per alleviare i sensi dallo sforzo a cui li stavo costringendo...e poi...quando, stordito, stavo per cominciare a vacillare, dopo aver provato per innumerevoli volte a ...
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