La cena
Data: 27/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Il falco
... inavvicinabile...la mia eccitazione non accennava a diminuire...Dovevo alzarmi...prendere una boccata d'aria...e con la scusa di una sigaretta, sono fuggito in terrazzo, cercando di nascondere la voglia che ancora prepotentemente gonfiava i miei pantaloni...Ma era solo l'inizio del suo gioco perverso..."Paolo, quando passi per la cucina, prenderesti gentilmente il dolce?!è sul tavolo..." mi disse, spostandosi al mio posto e continuando a parlare con Giulia, senza nemmeno ascoltare una mia eventuale risposta...Curioso, ho buttato un occhio mentre mi accendevo la sigaretta e... ad aspettarmi sul tavolo non c'era soltanto il dolce, accanto Francesca aveva lasciato anche un piccolo telecomandino grigio con un pulsante giallo nel mezzo e un post-it sopra con scritto:"USAMI!"...Non potevo resistere...lei voleva che lo usassi...io volevo usarlo...subito.L'ho preso in mano, senza sapere quale sarebbe stato l'effetto...e ho premuto...Francesca ha sussultato...abbandonando per un attimo la sua conversazione e guardandomi dritto negli occhi..."Che hai fatto?" le chiese Giulia, alla quale non poteva essere sfuggito quell'insolito comportamento, "N...niente..."rispose lei "...solo un brivido...".Avevo capito, doveva essere questa la sorpresa di cui mi aveva parlato...non solo era rimasta nuda davanti ai miei occhi, ma per tutta la sera aveva tenuto un vibratore infilato dentro di sé e ora chiedeva a me di attivarlo e guidare il suo piacere...Ho premuto quel pulsante ancora...e ...
... ancora...producendo piccole scariche di piacere dentro di lei...la guardavo mentre si contorceva sotto i miei occhi...stringendo le cosce l'una contro l'altra, accavallando nervosamente i piedi per cercare di sfogare le sue emozioni cercando di non lasciar trasparire troppo agli occhi della sua interlocutrice...Volevo farla godere davanti alla sua amica...vedere se sarebbe riuscita a trattenersi dall'urlare tutto il suo piacere...lasciavo che ogni scarica durasse qualche secondo in più... Finché...finalmente...si è lasciata andare ad uno dei suoi splendidi orgasmi...rompendo ogni freno che aveva trattenuto il suo istinto fino a quel momento...ansimando prima lentamente...poi sempre più forte...è crollata in avanti con le braccia sui lati del tavolo con i capelli scompigliati che le ricadevano sul viso, imperlato di sudore freddo, per poi lasciarsi andare sullo schienale della sedia in un movimento inequivocabile...ma evidentemente l'ochetta che le stava davanti non aveva capito cosa stesse succedendo visto che, spaventata, cominciò a dare di matto, chiamandomi perché facessi qualcosa..."chiamiamo un'ambulanza..." Mi diceva... "Vedrai che tra poco le passa tutto..." le risposi con uno strano sorriso in volto...Francesca non rispondeva più, il suo cervello era completamente perso nel piacere...continuava a contorcersi, a sospirare profondamente...è stato allora che ho deciso di smettere, di lasciare che si riprendesse...almeno per qualche minuto...Con il respiro affannoso si è alzata, ...