La vita in un piccolo paese - 9
Data: 31/08/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: gioviaf, Fonte: Annunci69
Una sera un grosso camion si fermò a poca distanza dalla casa della signora Protin. Ne discesero due uomini i quali, dopo avere esaminato il veicolo, ne aprirono il cofano ed esaminarono il motore. Palarono concitatamente quindi uno dei due si allontanò dirigendosi verso il paese. Vedendo la casa di Matilde Protin, dopo un attimo di esitazione, vi si diresse. Fu la donna ad aprirgli quando bussò alla porta. “Siamo rimasti per strada, il camion che abbiamo con noi si è guastato e si trova ad alcuni metri da qui. Mi permette di telefonare a qualche officina?”. Matilde guardò l’uomo, un gagliardo giovanotto d’una trentina d’anni, ben piantato, dai capelli biondi e dallo sguardo franco “Mi spiace ma non abbiamo il telefono”. “E’ una seccatura, dovrò raggiungere a piedi il primo garage”. “Non ci sono gare in paese, e poi, dove dovreste telefonare?”. “A Parigi, al mio padrone per avvertirlo di venirci a prendere”. “Credo che a quest’ora il telefono pubblico sia chiuso.
Non potreste riparare il camion da solo?, “No, mi manca un pezzo. Ma allora cosa si può fare?”. “Fino a domani mattina siete immobilizzato. Alle otto potrete telefonare, non prima”. “Caspita!. E’ una bella fregatura. Ci sarà almeno da dormire in questo paese?”. “Non saprei, non credo”.
In quel momento apparve Gertrude che si unì alla conversazione guardando l’uomo dalla testa ai piedi. Da parte sua il camionista esaminava Gertrude e poi la donna. Sotto lo sguardo sfrontato della ragazza l’uomo arrossì. Quella ...
... ragazza era molto franca. Aveva già incontrato fanciulle che avevano sguardi del genere, ma quello era ancora diverso. Quella giovano lo valutava, lo soppesava. “Non c’è altro da fare che chiudervi nella cabina del camion” disse Matilde ridendo. Gertrude fissò la madre con uno sguardo duro e una smorfia sulle labbra. “Potresti almeno dare loro da mangiare, aiutarli”. “Potete avere fiducia, signora; è tardi e né io né il mio collega abbiamo voglia di camminare ancora. Se poteste darci da mangiare e da dormire ve ne saremmo veramente molto grati”. “Va bene, vedremo cosa possiamo fare. Andate a cercare il vostro compagno intanto noi ci organizziamo”.
L’uomo andò a cercare il suo collega e le donne si misero a discutere. Quando i due uomini entrarono Matilde si mise a fare una frittata e poi posò una bottiglia di vino sul tavolo e intanto guardava i due autisti. Il secondo era un uomo un po’ più robusto e leggermente più anziano del primo. I due uomini mangiarono con gusto, poi uno di essi disse “Voi non mangiate, ci lasciate soli”. Gertrude sorridendo rispose “Noi abbiamo già mangiato”. Però potreste bere un bicchiere di vino tanto per tenerci compagnia”. Le due donne si sedettero al tavolo e bevvero con gli uomini. Poi tutti si guardarono e dallo sguardo degli autisti si capiva che quelle due donne erano di loro gusto. Dopo qualche minuto di silenzio Gertrude disse “Noi non abbiamo che una camera, dovrete accontentarvi d’un materasso messo a terra in questa stanza. Almeno non ...