1. Quell'arpia di mia sorella


    Data: 29/01/2018, Categorie: Etero Autore: xNicolex, Fonte: RaccontiMilu

    ... accompagnarla a fare un po' di volontariato presso un centro di accoglienza per senza tetto.La mattina successiva mi svegliò mia sorella “forza pigrona, che dobbiamo andare!” sgranai gli occhi alle sue parole proprio mentre apriva le tende facendo entrare un'ondata di raggi solari nella stanza. “Dobbiamo?” dissi attonita “ma non dovevo andare da sola con mamma?” chiesi ancora mentre stiracchiavo le braccia “mamma è uscita presto, problemi di lavoro e mi ha chiesto di sostituirla per questa volta” sbuffando e allargando le braccia come fa chi è con le mani legate.Poco dopo ero pronta per andare, vestivo una gonna jeans un po' mini ma non troppo, metà coscia senza essere troppo osè, una t-shirt rosa con una grande margherita nel mezzo, ai piedi semplici scarpe da ginnastica, capelli lisci e occhiali da sole, mia sorella invece indossava una tuta di cotone bianco con il di sopra smanicato... “andiamo!” disse e ci incamminammo verso il centro, visto che distava poche centinaia di metri.Lungo il tragitto era silenziosa ed io da par mio non facevo nulla per aprire qualsiasi discorso, d'un tratto disse “giriamo di qua!” mi voltai e vidi che voleva deviare dal percorso che conduceva al centro, “ma non facciamo prima di qua?” chiesi con un certo nervosismo visto che non ci tenevo proprio ad allungare.“Per il centro si, ma non per dove dobbiamo andare noi.” a quelle parole pensai che forse dovevamo andare da qualche altra parte per fare volontariato “e dove è che dovremmo andare ...
    ... allora?” chiesi tranquillamente senza troppi pensieri mentre iniziavamo ad incamminarci “andiamo a fare volontariato no, che importanza dove.” e si mise a ridere canzonandomi, quel modo di fare mi insospettì, allora mi bloccai poggiando una mano sulla spalla di mia sorella fermandola a sua volta “adesso mi spieghi cosa sta succedendo altrimenti torno a casa” impietrita e severa chiesi a mia sorella e lei scrollandosi di dosso la mia mano rispose “torna, torna pure a casa che poi gli dico tutto a mamma” sgranai gli occhi ritornando con la mente all'episodio del bagno ma cercai di fare la finta tonta “e cosa vorresti dirle?” notai subito il ghigno soddisfatto di mia sorella “dai, nicky, a me lo puoi dire che non sei più vergine, sai mi ha insospettito la tua camminata di qualche giorno fa mentre entravi in bagno, sai anche io camminavo in quel modo quando lo feci per la prima volta.” lo sapeva, ormai lo sapeva e tutti i miei tentativi di smentirla risultavano vani allora mi arresi dicendole “Va bene, hai vinto, ho perso la verginità e quindi? Non sono ne la prima ne l'ultima.” lei si mise a ridere e riprese “si, e vero, ma tu, nella tua posizione, sei ricattabile e non puoi dirmi di no, ahahahahah” rideva a crepapelle e aveva ragione a farlo, l'odio/amore che c'era tra di noi ci portava a farci dei dispetti anche di cattivo gusto.Ora ero terrorizzata dalla richiesta di mia sorella, preferivo restare in silenzio e quando ebbe finito di ridere incalzò “non parli più? Non vuoi sapere ...