1. Quell'arpia di mia sorella


    Data: 29/01/2018, Categorie: Etero Autore: xNicolex, Fonte: RaccontiMilu

    ... cosa devi fare per me?” non fiatavo, speravo che mia sorella desistesse facendomi vivere la mia vita tranquillamente “e va bene...” riprese l'arpia “... visto che non parli te lo dico io, ho un amico che non se lo fila nessuno, ho pensato a te per farlo divertire un po', sicuramente non avrà modo di fare sesso con nessuna ragazza visto la sua stazza, ma tu puoi farlo, anzi... DEVI!!!” l'ultima parola fu una mazzata ero la prostituta di mia sorella e in quelle parole mi toglieva ogni dignità, ma non ebbi il coraggio di dirle no, avevo paura di cosa avrebbero potuto dire miei genitori, i pregiudizi mi logoravano ma ormai era troppo tardi, eravamo appena entrate nel vialetto di una villetta che un ragazzone si fece avanti.“Alessandra... è bello vederti, ma come mai da queste parti?” il ragazzo sembrava spaesato, ed io quanto lui soprattutto dopo le parole che pronunciò mia sorella “Volevo presentarti mia sorella Nicole, non sai quanto mi ha esaurita pur di conoscerti...” ma le parole successive mi fecero cadere le braccia “... sai... vorrebbe vedere qualcosa...” facendogli intendere chiaramente che io fossi interessata al suo arnese; entrambi diventammo rossi come dei pomodori, non riuscivamo a guardarci in viso o almeno io pensavo che neanche lui riuscisse a farlo e invece dopo un primo imbarazzo alzai gli occhi notando che il suo rossore era più di libidine che di imbarazzo, mi stava squadrando dalla testa ai piedi ed io, ad essere sincera, iniziavo a provare piacere ...
    ... nell'essere mangiata con gli occhi.Mi sentivo sexy, desiderata, nell'età dell'adolescenza è importante sentirsi così e gli occhi di quel ragazzone non facevano altro che rendermi orgogliosa, io che mi ero sempre giudicata per la bassa statura ora ero al centro delle attenzioni bramose di questo tipo...Lui si avvicinò e posando una mano sulla spalla disse gentlimente “è vero che vuoi vedere...?” e abbasso lo sguardo verso le sue intime regioni basse; avevo l'occasione per fuggire, un bestione mi stava dando la possibilità di spezzare il giogo di mia sorella ma io in cuor mio, forse, volevo veramente vedere fino a che punto facevo provare qualcosa ai ragazzi e anche se davanti a me avevo uno sfigato, dissi a me stessa “da oggi non sarà più considerato tale.”Annuii alle sue parole facendogli gli occhi dolci e feci cenno a mia sorella di andare via mentre con la mano accarezzavo il suo enorme braccio che penzolava lungo il suo corpo; Mi chiese se volevo entrare e facendo spallucce dissi “perchè no?”, così entrai, era una splendida villetta, molto curata e ben arredata, mi accompagnò in cucina chiedendomi “vuoi qualcosa da bere?” e con estrema calma dissi “e tu?” rimase spiazzato ma poi facendo un'espressione maliziosa riprese dicendo “hmm, hai voglia di giochetti? O vuoi andare subito al sodo?” non capivo cosa intendeva con giochetti ma un po' mi spaventava allora dissi “beh sono qui per...” e con gli occhi andai ad osservare la sua patta, c'era un piccolo rigonfiamento che si intravedeva ...