Normandia 1944 Capitolo 2
Data: 30/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Bastardo senza gloria
... notturno dormivano sulle brandine, un’altra mezza dozzina oziava nella camerata in attesa di svolgere il proprio servizio. Il Feldwebel accompagnò la signora de Sentier nella prima stanza e si sedette su una sedia lasciando la donna in piedi. La stanza era poveramente arredata, con due sedie, un tavolo, una branda e un armadio, sulla branda un altro soldato oziava in attesa. “Così il capitano le ha dato il permesso di visitare un prigioniero..” Non sapeva se era una domanda o una affermazione “Mio figlio.. “ rispose. Da parte del militare non pervenne alcun commento “mi ha detto che posso portargli dei vestiti e del cibo per il viaggio” e presentò lo zaino al feldwebel. Il militare svuotò rapidamente lo zaino sul tavolo, controllò tutte le tasche e poi, un oggetto alla volta rimise nello zaino il contenuto che aveva svuotato. Gabrielle notò che alcuni alimenti erano stati messi da parte “ladri e maiali” pensò, ma si era aspettata qualcosa del genere e aveva messo nello zaino un paio di bottiglie di cognac molto buone che, sospettava, non sarebbero mai arrivate a suo figlio. “bene” disse il militare “lo zaino è a posto… … ora tocca a lei” “cosa vuole dire?” chiese Gabrielle non capendo. “Il capitano, nella lettera che mi ha consegnato, mi raccomanda di perquisirla prima di metterla a contatto con i prigionieri..” “bastardo maledetto..” fu il pensiero non espresso della donna. “Non penserà di .. toccarmi?” fu l’altera risposta “molto di più.. deve spogliarsi e passarmi i ...
... vestiti” “Come si permette di chiedere una cosa del genere?..Non sa chi sono io? Non le basta il permesso del capitano?” Capitavano raramente occasioni del genere. Che una altera francese fosse costretta a chiedere a lui, miserabile soldato, un favore e che dovesse pagare per questo favore era una cosa che risvegliava nel torpido feldwebel l’istinto di sopraffazione. “Proprio il capitano mi ha dato l’ordine di perquisirla.. .. niente perquisizione, niente ingresso.. vero Otto?” disse rivolgendosi all’altro soldato “verissimo feldwebel..non sia mai che ci becchiamo una punizione per non aver fatto il nostro dovere” “e poi, magari, questa qui, sotto le gonne ha una bomba a mano.. forse è opportuno metterla in cella con gli altri e perquisirla là dentro” Forse inconsciamente il militare aveva toccato un argomento alla quale la donna era molto sensibile: la vergogna verso suo figlio. “No, vi prego, non umiliatemi davanti a mio figlio” “Allora fai quello che ti ho detto.. levati e vestiti e passameli” Rossa di vergogna e con il petto serrato dall’angoscia la signora de Sentier obbedì a quanto le veniva chiesto. Si levò il vestito e lo passò al militare che, distrattamente, lo tastò per verificare se c’era qualcosa. Ebbe una esitazione prima di togliersi la sottoveste: non era tanto l’apparire nuda che la faceva vergognare, quanto il fatto che vedessero la sua pelle segnata dalle frustate. “Avanti” disse il militare. Chiudendo gli occhi si sfilò la sottoveste “Il capitano si è divertito ...