1. Normandia 1944 Capitolo 2


    Data: 30/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bastardo senza gloria

    ... abbiamo verificato che non nascondi armi o messaggi per i terroristi arrestati.. ..ora puoi raggiungere tuo figlio” disse il feldwebel porgendole i vestiti e lo zaino. La donna prese gli indumenti e si apprestò per indossarli. “Che fai?” fu l’urlo del militare che la fece immobilizzare “Nessuno ti ha detto di rivestirti.. .. avanti, così come sei verso le celle..” La prospettiva la fece agghiacciare. “No.. mai. Potete uccidermi, ma non mi farò mai vedere così da mio figlio” Il militare scoppio in un grassa risata “Stai tranquilla, potrai rivestirti, ma oltre quella porta in fondo, prima delle celle.. ora avanti, attraversa la camerata che tutti ti devono vedere.. .. i nostri camerati sarebbero invidiosi se lo spettacolo delle tue chiappe fosse mostrato solo a noi” e la spinse verso la porta. “Aspetta, prendi i vestiti e lo zaino.. .. non, non tenerli così davanti, sopra la testa li devi tenere” Nuda, con le braccia sollevate, il pacco sopra la testa la signora de Sentier si arrestò sulla porta della camerata dove alcuni militari oziosi si ...
    ... scossero alla visione chiamando gli altri e svegliando chi stava dormendo. “Avanti vacca!” la spronò il feldwebel colpendole il sedere con una sonora manata. La sculacciata la scosse e si mosse rigida, con lo sguardo fisso alla porta da raggiungere, lungo il percorso in mezzo alle brande. Furono pochi secondi che restarono indelebili nella sua memoria: si sentiva addosso gli sguardi lubrichi di una dozzina di persone, sentiva le loro voci, le risate e le urla oscene. Sentiva la vulnerabilità non solo della propria nudità, ma dei segni che le marchiavano la schiena. Le pareva che tutte quelle persone sapessero che era stata violata poche ore prima, che i due militari del corpo di guardia l’avevano frugata nella vagina e nell’ano. Si sentiva veramente una pubblica squaldrina svergognata e, dietro di lei, il feldwebel che ridendo la sculacciava incitandola a muoversi lungo il corridoio di uomini che si era formato. Le sembrò un tempo interminabile e quando, finalmente, potè varcare la porta che dava sulle scale delle cantine si sentì in salvo. 
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