Il traghetto (Camilla-V parte) - Racconti Erotici

Il traghetto (Camilla-V parte)

... capelli gli fa prendere tutta quell’asta di muscoli e vene sporgenti, poi quando sente che sta per soffocare, la porta verso la sua fessura. Mirko le afferra i seni, passa la lingua intorno ai capezzoli e li morde mentre lei si penetra con due dita, facendole scivolare di tanto in tanto sul clitoride. Camilla sta perdendo ogni freno. Così, accucciata, appoggiata sulle piante dei piedi, con le gambe divaricate e piegate emula l’amica mentre con la lingua continua ad esplorarle l’intimità. Si accarezza, si penetra freneticamente, con l’altra mano masturba Mirko con ancor più foga mentre la bocca rimane incollata sul sesso di Ginevra. L’acqua continua a scendere, presto Camilla si sente soffocare da quella mistura di acqua ed ormoni. Era tempo che faceva quel gioco con l’amica, ma mai l’aveva sentita così abbondante, e aumenta anche i suoi umori. Non ci sono gemiti, tutte le bocche sono occupate, il suono della doccia è la loro colonna sonora. Mirko interrompe quella musica, le vuole sul letto, sul divano, ovunque sia. Sei impronte bagnate tracciano il cammino verso il soppalco, sulle scale, arrivano al letto per poi svanire. …….. Sono esausti. Le lenzuola sono pregne del loro profumo, del loro sudore, della loro eccitazione. Tre corpi abbracciati. Lui al centro. Una sul suo petto destro, l’altra a sinistra. Ginevra e Camilla si specchiano nei loro occhi, Mirko guarda incredulo il soffitto. Le loro bocche si sfiorano, lui la spalanca per riprender fiato. “Mirko, grazie per avermi perdonato”. Camilla rompe il muro del silenzio, che silenzio non è mai stato. “Grazie? Se c’è una persona che dovrebbe ringraziare sono io. La mia vacanza potrebbe anche finire ora, e sarebbe la migliore della mia vita. Sinceramente, vorrei non finisse.” Si ricompongono e fanno di nuovo la doccia, stavolta separati. Ora la fame è vera, scendono al ristorante e ….