1. Aria di felicità


    Data: 31/01/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Una fresca brezza le accarezzava vistosamente i capelli accompagnata da dei piccoli brividi lungo la schiena, per il fatto che si sentiva pizzicare il viso e il braccio su cui poggiava il capo, nel frattempo un bagliore rovente picchiava sulla sua faccia imponendole una certa fatica nell�aprire gli occhi e quando ci riuscì s�accorse notando d�essere nuda sdraiata sulla paglia di quel vecchio fienile. L�odore scottante del fieno le riempiva le narici, nel tempo in cui si chiedeva che cosa stesse facendo lì in quelle condizioni, ben presto si sedette su quel morbido giaciglio disordinato guardandosi intorno: il suo vestito si trovava scagliato non molto lontano su d�una trave, la biancheria dissolta nel nulla, così come l�uomo che l�aveva lasciata lì, discinta, essenziale e inerme.Adesso lentamente ricordava, in quanto la memoria iniziava a galoppare indietro fintanto che la luce flemmaticamente le illuminava il corpo. Lei si sollevò e senti l�odore di quell�uomo alzarsi con lei, sul suo corpo, dal suo corpo. Era tornata due sere prima al paese dove aveva trascorso tutta la sua infanzia, poiché la zia l�aveva invitata tante volte per trascorrere un po� di tempo nella sua fattoria, sennonché la vita affannata e indaffarata della città non le concedeva mai un periodo di sosta. Poi quel periodo difficile, incerto e tormentato, i problemi sul lavoro, il nervosismo alle stelle, i grattacapi con l�autovettura, l�affaticamento progressivo, dal momento che aveva il bisogno e l�esigenza ...
    ... fisica d�allontanarsi separandosi da quel covo di matti.Lei aveva raggiunto la fattoria solamente di sera, i campi gialli di grano e rossi dei papaveri le avevano fatto da cornice intanto che arrivava, giacché iniziava a sentirsi veramente a casa. Aveva raggiunto le scale di pietra che portavano dentro la casa e aprendo quella pesante porta di legno proprio lì lo aveva incontrato, o meglio urtato. Lui era alto e imponente, con indosso solamente una canottiera sopra i jeans, quel tipico abbigliamento della fattoria alternato con un camiciotto in cotone a quadri. Al presente non aveva la più lontana idea di chi fosse, ma quegli occhi, sì quegli gli occhi le ricordavano qualcosa d�amichevole e di familiare, sennonché zia Rosa arrivò per abbracciarla senza dare il tempo ai due di scusarsi per lo scontro. Lui non disse una parola, agguantò le valige e s�avviò verso il piano superiore lasciandola nelle braccia e tra le parole insieme agli urli di festosità e di gioia della zia. Chi era? Chi era quel ragazzo stupendo che sembrava uscito da una pubblicità di profumi? E perché i suoi occhi erano così affabili e familiari? Era sicura di non aver mai visto un tale aggraziato e ganzo in tutta la sua vita, nonostante di uomini ne avesse visto tanti lavorandoci quotidianamente, eppure continuava a pensare rimuginando queste cose mentre la zia le parlava, finché a un certo punto si sentì dire:�Hai visto com�&egrave cambiato? Eh sì che lo hai visto, me ne sono accorta sai, perché non smetti ...
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