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Emigranti 1
Data: 01/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza
... voglio sborrare solo con una sega!” In quel momento realizzai che il cazzo era l’”affare grosso e duro” che Antonio ogni sera mi infilava dolorosamente in figa e che faceva scivolare avanti e indietro fino a che non “sborrava” come Antonio aveva detto a Peppino. Ma il gesto non mi provocava nessuna reazione, anche se ero affascinata dal modo in cui il bastone di carne si era rizzato e gonfiato per effetto della manipolazione. “Cos’altro si può fare a questo punto?” A parlare era stato uno degli altri due ragazzi (credo si chiamasse Carmine). “Intanto si devono accarezzare e leccare le tette e succhiare i capezzoli. …. Ma con Peppino non si può fare!!!!” concluse Nicola ridendo sguaiatamente. Antonio non aveva preso assolutamente in considerazione le mie tette, anche se un leggero prurito ai capezzoli lo avvertivo, mentre mi montava; ed ora i commenti di Nicola mi provocavano una tensione inaudita delle tette e del ventre. “E poi …????” L’altro ragazzino (Checco, mi pare) sembrava ancora più ansioso. “Prima di ogni altra cosa, bisogna baciare alla francese, con la lingua in bocca” Nel dirlo, prese Peppino per il collo e lo baciò a lungo sula bocca facendogli entrare a più riprese la lingua in bocca; l’altro non solo accettò ma ricambiò con entusiasmo. L’idea di sentire una lingua che mi esplorasse la bocca e mi stimolasse mi eccitava, ma non avevo nessun elemento di riferimento per capirne il senso. Eppure, cominciavo a sentire quasi il bisogno di ...
... sentirmi la bocca occupata e perlustrata da Nicola che sembrava capace di provocare grandi stimoli anche al ragazzino che stava baciando e che si abbandonava languidamente al suo bacio. “E poi …????” Checco sembrava sempre più ansioso. “E poi …. Non si possono indicare molte cose avendo a disposizione solo Peppino, perché si può accarezzare la figa e sditalinarla, si può leccarla e farla sbrodolare …. E alla fine si può infilare il cazzo in figa, in bocca e in culo.” “Cosa?!?!?!” la faccia stralunata dei due ragazzi era un poema. Ma la mia faccia era ancora più stralunata. Sembrava quasi che tutto il discorso fosse una lezione riservata solo a me, per farmi capire di quante cose mi stavo privando con il matrimonio; quanto avrei preferito avere assaggiato tutte le possibilità del sesso, prima di farmi convincere ad accettare di essere paziente e disponibile! “Si, il cazzo si può infilare in bocca, in culo e in figa. Tranne l’ultima che non può perché non ce l’ha, per gli alti due buchi Peppino può fare vedere come si fa”. “Ma cosa provano le donne quando le fai queste cose?” “Forse ce lo può spiegare Peppino quando fa la femmina. Comunque sono certo che anche alle femmine facendo sesso viene un prurito, un solletichìo qualcosa insomma che stimola la figa dall’interno e le porta a godere”. “Si. È verissimo!!!” avrei voluto gridare; e lo sentivo il prurito alla figa … e alle tette … e al culo … e alla bocca … insomma a tutto il corpo; mille punture mi ...