1. Emigranti 1


    Data: 01/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza

    ... percorrevano il corpo e mille spasimi mi agitavano.
    
    “Ma sborrano pure le donne?”
    
    “Non come gli uomini: d’altronde, il bambino deve nascere nella loro pancia e se sborrassero fuori non potrebbe succedere. Quindi, sborrano ma dentro e fanno maturare l’ovulo che, fecondato, dà origine al figlio”
    
    Tutta la vicenda era ormai una lezione per me. Mi rendevo conto in quel momento di quanto avessi perduto del significato e del piacere del sesso; un leggero formicolio mi prese all’inguine e fui quasi costretta a portarmi la mano sulla figa.
    
    E’ vero che non sborravo, ma godevo come una pazza solo a sentirli parlare; e la mia mano insistette sulla figa e cominciai a pastrugnarmela senza sapere cosa fare esattamente; la strofinavo e la titillavo con un piacere ancora più intenso quando infilavo le dita dentro e soprattutto quando solleticavo il bottoncino che c’era in cima, finché dal ventre mi partì una contrazione violenta che solo col tempo avrei imparato a riconoscere come un leggero orgasmo.
    
    Intanto, Nicola prendeva Peppino per la testa e lo spingeva verso il basso; il ragazzo si accovacciò sui talloni, portò la bocca all’altezza del cazzo che non aveva mai mollato, e cominciò a baciarlo e a leccare la cappella tutto intera.
    
    Mentre Peppino continuava la sua opera di stimolazione del cazzo con la bocca, io mi trovavo senza volerlo ad agitare la lingua come se fossi io a passarla sull’asta vibrante; quando Peppino spalancò la bocca e si fece entrare dentro la ...
    ... cappella, provai una sensazione violenta di pienezza e ne avvertii quasi il sapore senza sapere neppure di che si trattasse.
    
    Nicola spinse ritmicamente il ventre contro il viso del ragazzo facendo entrare la sua asta quasi completamente nella bocca; Peppino accennò un paio di volte a conati di vomito ma resistette a quella violenta chiavata in bocca e continuò imperterrito a leccare con gusto e succhiare il cazzo nella sua bocca.
    
    Il due ragazzi intanto avevano tirato fuori i loro cazzetti infantili e se li smanettavano quasi con ferocia: in breve divennero abbastanza duri e lunghi una decina di centimetri: certamente non avrebbero potuto sborrare, perché i ragazzi erano ancora troppo piccoli; ma la goduria era intensa e valeva lo sforzo della pugnetta.
    
    Ero invidiosa di Peppino, che poteva godersi in bocca un cazzo meraviglioso che io avrei voluto poter assaporare e gustare fino a farmi sborrare in bocca; e invidiavo persino gli altri due ragazzi, ma solo perché non potevo prenderli e spupazzarmeli come volevo con i loro cazzetti piccoli ma duri.
    
    Nicola voleva passare alla fase successiva e interruppe di colpo la scopata nella bocca di Peppino; lo allontanò delicatamente dal cazzo e gli disse di cavarsi pantaloni e mutande e di accucciarsi gattoni; il ragazzo eseguì e Nicola si inginocchiò dietro di lui, abbassò la testa e andò a lambire con la lingua il buco del culo di Peppino.
    
    “Vedete, in figa si entra liberamente perché è la figa stessa che produce liquidi ...
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