1. Hangover


    Data: 02/02/2018, Categorie: Etero Autore: ssbbw69

    ... cervello.
    
    Un mese di messaggi. Una fatica bestia per far coincidere i miei tempi liberi con i suoi. Poi, finalmente, l'incontro.
    
    Cuba libre e chiacchiere sul cinema. Mojito e amori musicali di entrambi. Tequila e ricordi di viaggi. Gin tonic e roba da palcoscenico.
    
    Euforia.
    
    Lui che mi sfiora un braccio. Io che mi eccito; un brivido dal polso alla tempia passando lungo il braccio, la spalla, il collo e il viso.
    
    Languore al basso ventre che si fa caldo e liquido.
    
    Piccole labbra che si contraggono.
    
    Posso sentire una goccia di eccitazione scivolata fino al punto dove le grandi labbra si incontrano.
    
    Lui mi propone casa sua e io accetto.
    
    Non sono ancora sbronza. L'alcol acuisce alcune percezioni e ovatta altre parti del mio cervello, ma sto bene, sono piena di voglia che devo assolutamente appagare con questo uomo.
    
    Arriviamo a casa sua.
    
    Entriamo abbracciati e ci baciamo, spogliandoci e facendo volare indumenti ovunque.
    
    La sua mano fra le mie cosce.
    
    “Sei bollente” mi dice.
    
    Mi infila le dita in bocca: grondano della mia eccitazione. Sa di me. Sono salata e piccante allo stesso tempo.
    
    Mi bacia la bocca con forza e ci mordiamo le labbra.
    
    Forse domani avremo segni ovunque.
    
    Affonda il viso fra i miei seni, apre la bocca e morde generose porzioni del mio corpo. Mi stringe i capezzoli fra le dita e li tira verso di sé.
    
    L'alcol aumenta la mia soglia del dolore. Mi piace quello che mi fa e ne voglio ancora.
    
    La voglia si è fatta ...
    ... urgenza. Mi fa coricare sul letto e lo vedo sparire fra le mie gambe.
    
    Dita che frugano, cercano, esplorano, spingono. Fica e culo.
    
    Lingua e dita. E parole. Le mie e le sue. Sconce, oscene, concitate.
    
    Un orgasmo violento che mi fa gridare e poi ridere.
    
    Ho inzuppato il materasso e il suo viso.
    
    Lo lecco e lo asciugo con le labbra.
    
    “Dammi qualcosa da bere” gli dico.
    
    “Sicura?”
    
    “Sì”.
    
    Lui si allontana e poi torna con una bottiglia di prosecco e due bicchieri. Stappa e versa.
    
    Io mi sollevo i seni con l'avambraccio sinistro, poi gli faccio segno di avvicinarsi e prendo a versarmi addosso il vino. Lui lecca, beve, succhia.
    
    Gli prendo la nuca e lo bacio violentemente sulla bocca. Ancora baci, ancora morsi, ancora vino.
    
    Bevo un sorso e poi glielo prendo in bocca.
    
    Lui rimane meravigliato. Ritrovarsi il cazzo immerso nel prosecco gli dà un piacere nuovo e sconosciuto.
    
    Deglutisco il vino e riempio di nuovo la bocca. E poi ancora. E poi ancora.
    
    “Adesso ti prendo” mi dice con tono secco e deciso.
    
    Mi fa mettere carponi.
    
    Forse mi sono girata troppo velocemente. Forse non dovevo voltare la testa.
    
    Ma che cazzo dico?
    
    Non dovevo bere tutto quell'alcol perché di colpo il mondo attorno a me diventa scuro e confuso.
    
    Barcollando e balbettando parole sconnesse mi alzo dal letto e gli chiedo dove sia il bagno.
    
    Lo raggiungo e do il peggio di me.
    
    “Tutto bene?” sento chiedere dopo un po'.
    
    Tutto bene un corno. Sto vomitando l'anima, mi gira tutto ...