Un esibizionista speciale: la scoperta del sesso (1/4)
Data: 04/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
... frase e chiusero la porta.
Una volta li lo invitò subito a spogliarsi: “dai… togliti… ti voglio tutto nudo...”
Ci mise poco. Il cuore gli batteva a mille. Era la prima volta che si spogliava per un altro anche se lo aveva veramente sognato di fare tante volte. Anche Gianfranco aveva il cuore in gola. Sapeva che intanto voleva fargli delle foto ma i pensieri andavano oltre, anche se non voleva ammetterlo. Anche lui non sapeva bene perché era così attratto da quel suo amico ma si stava lasciando andare. Non potè fare a meno, senza farsi vedere, di sistemarsi il pene che gli stava già scoppiando e pulsando dentro i jeans mentre Ivan appoggiava tutto su una sedia.
Adesso era completamente nudo: il corpo esile e magro, la pancia piatta e scavata, le cosce lunghe e glabre, nuovamente quel culetto sodo e all’insù che aveva visto prima innamorandosene.
Si fermò come per riflettere su quella parola. Perché aveva pensato “innamorarsi”? Cacciò via quell’idea in un attimo, riprendendo la sua certosina osservazione finché: “ma mi fai le foto o mi guardi solo?”
Si riprese, come destandosi da un sogno: “Si, si… stavo pensando a come potevi metterti… dove...”
facendosi più audace: “mh! Per me penavi solo al mio culo!”
“Dai!” ma una vampata di rossore lo tradì.
“Sei rosso, sei rosso.” lo schernì.
“Anche tu prima!”
Sembravano due bimbi che bisticciavano.
“Ecco, siediti sul divano. Una gamba su e una piegata giù. Si, così va bene...”
Iniziò a fare alcune ...
... foto, si fermarono a guardarle, ne fecero altre poi: “si vede, sai, che ce l’hai duro.” Senza nemmeno sapere come poteva aver detto quella frase si vergognò per averla pronunciata. Gianfranco era in piedi davanti a lui che era ancora seduto. Vide le mani appoggiare il telefonino e, come in una sequenza di un film, si materializzarono davanti ai suoi occhi queste azioni: la cerniera si abbassò, il bottone si aprì, i pantaloni scesero, la punta del pene fece capolino per un istante dall’elastico degli slip prima che questi fossero calati per lasciare davanti al suo viso quel sesso grosso e pulsante.
Lo ammirò. Si, è questa l’espressione giusta, a pochi centimetri dalla sua faccia. Era davvero grande, rosso, nerboruto ed estremamente… bello. Si ergeva dritto, anche se inclinato in avanti, proprio verso di lui e sembrava quasi dirigersi verso il suo viso. Allungò la mano e con la punta dell’indice lo toccò. Era caldo, duro, liscio. Era magico! Provò a stringerlo tra indice e pollice, come per saggiarne la consistenza: era marmorea. Restò meravigliato da quanto fosse largo il glande che, completamente scoperto, luccicava davanti ai suoi occhi. Ci fece scorrere sopra l’indice che quasi si ritrasse quando raggiunse il frenulo.
“E’ bellissimo!”
In effetti era bello come può essere emozionante il cazzo di un ventenne alla prima esperienza. Lasciandosi condurre dall’istinto lo prese, stringendolo nel pugno, mentre sentì un lamento e iniziò a far scorrere la pelle con un lentissimo ...