Ti giuro che non fallirò
Data: 04/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... socchiusa e una luce molto tenue filtrava dal piccolo spazio aperto. Annarita si era in quell�occasione affacciata appena stringendo tra le mani il cestino con una torta alle mele, la preferita d�altronde di Raffaele, malgrado ciò la scena che si era mostrata davanti ai suoi occhi, era innegabilmente qualcosa che neanche la sua mente riusciva a definire e a precisare concretamente. Raffaele in quel frangente era seminudo, la sua camicia era appoggiata con poca cura sullo scrittoio, per il fatto che teneva le mani sui seni di Claudia completamente senza vestiti essendo sdraiata sul grande tavolo di radica, mentre per terra c�erano alcuni fogli e dei libri aperti adagiati malamente. Raffaele aveva spostato una mano per prendere i fianchi della donna, poi con un gesto rapido si era slacciato i pantaloni e l�aveva penetrata con gusto gemendo e abbassandosi per succhiarle un seno, Claudia aveva sbraitato seguendo i movimenti costanti di Raffaele, mentre lui s�intrufolava e scompariva da lei in progressione con dei colpi sempre più profondi e ritmati. Lui stringendole sennonché i fianchi la penetrava fino in fondo, mentre il fluido della sua eccitazione colava sulla fica della donna, che risplendeva alla lieve luce emessa di quella lampada appoggiata sullo scrittoio poco distante:�Sì, così, eccomi, sto sborrando, tieni, che meraviglia, sei un incanto� - aveva sbraitato lui focosamente, baciandola con estrema esaltazione e con autentico e vivo trasporto leccandole il collo.La ...
... loro voglia si stava consumando rapidamente tra quegli elevati spasmi dovuti all�acme del piacere provato, Claudia aveva inarcato la schiena proprio mentre Raffaele l�inondava della sua completa lussuria, gemendo come Annarita ormai conosceva bene. Il loro grido di passione aveva riempito alla svelta la stanza solamente per un istante, poi Raffaele aveva stretto a sé la donna per baciarla dolcemente. Annarita in quel momento aveva lasciato cadere il cestino ed era rimasta impietrita davanti alla porta aprendola del tutto. Raffaele si era girato verso l�ingresso con lo sguardo ancora acceso della passione e con il respiro accelerato aveva scrutato Annarita negli occhi, in quanto le braccia gli erano ricadute lungo i fianchi, per il fatto che si era immediatamente staccato da Claudia:�Annarita� - aveva pronunciato lui a bassa voce in modo allibito, chiaramente incredulo, disperato e tangibilmente sgomento.Annarita era rimasta sulla porta con la torta, che nel frattempo era rotolata fuori dal cestino andando a sbattere contro un�anta aperta e ribaltandosi sul pavimento senza far rumore. Raffaele si era avvicinato a lei con lo sguardo colposo, peccatore e responsabile, con la fronte sudata aveva cercato la sua mano, tuttavia Annarita aveva sollevato un braccio e con tutta la forza della sua ira mista alla disperazione gli aveva stampato uno schiaffo in viso che lo aveva fatto indietreggiare fino a farlo sbattere contro lo scrittoio:�Sei davvero uno schifoso, maledetto e odioso ...