Ti giuro che non fallirò
Data: 04/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... s�irradiasse espandendosi profondamente anche nel suo cuore rinfrancandola. Si sedette ancora sul letto, non aveva ancora ripreso in mano il suo libro, quando sentì alcuni colpi avventati e sbrigativi battere sulla porta, immaginò che sua madre si fosse dimenticata le chiavi poiché lo faceva sempre, così passando dall�atrio prese le chiavi di riserva dal cassetto del comodino posto accanto all�appendiabito e aprì velocemente la porta dell�ingresso:�Mamma, sei sempre la solita� - iniziò a dire, tuttavia le parole le morirono bruscamente sulle labbra, perché lì davanti a lei c�era Raffaele completamente bagnato. Le chiavi caddero per terra producendo quel tipico suono metallico, sennonché Annarita rimase immobile di fronte a lui:�Che cosa ci fai qui?� - balbettò con lo sguardo crudele, granitico e malvagio, con la voce visibilmente alterata dal livore e incrinata dall�odio.�Parlare Annarita, solamente parlare� - rispose lui seriosamente intenzionato, giudiziosamente propenso.�Parlare? Tu dici?� - aggiunse lei ovviamente contrariata e delusa, con una nota di canzonatura e d�umiliazione nella voce.�Sentiamo, di che cosa vorresti parlare? Di come ti scopi bene quella mignotta? O per il fatto che t�ha semplicemente mollato sbarazzandosi di te, e attualmente non sai più con chi divertirti in modo adeguato? - continuò lei tangibilmente tesa e alterata, guardandolo in faccia con gli occhi colmi d�ira e di risentimento. Lui le strinse i pugni contro i fianchi e i suoi occhi divennero ...
... più duri.�Voglio solamente parlare. Io t�ho fatto seriamente del male, sì, me ne rendo conto, ma è successo e non posso tornare indietro. Vorrei però soltanto farti capire che è stata una debolezza, un grosso errore. Voglio unicamente recuperare e riguadagnare il nostro amore. Ti prego Annarita, sono scivolato, io però ti amo� - disse lui tutto d�un fiato addolcendo lo sguardo e la voce.�Cosa puoi saperne di come mi sento adesso e del male che m�hai procurato? Che cosa pretendi? Che cosa credi? Che al presente ti butti le braccia al collo e ti dica che anch�io ti amo, che possiamo finalmente dimenticare velocemente tutto?� - scaraventandogli in faccia le parole, lasciando che le lacrime le scorressero sul viso e stringendo le mani sulla maniglia della porta.Raffaele cercò la sua mano, ma Annarita si mosse immediatamente mentre stava per sbattergli la porta in faccia, lui con un gesto rapido bloccò la porta con un piede, afferrò Annarita per un braccio, la tirò a sé e la baciò. Annarita si sottrasse da quella stretta picchiando i pugni contro le sue spalle, poi sentì il suo calore scaldarle la pelle e le sue braccia stringerla più dolcemente. Qualcosa d�umido le bagnò le labbra, perché staccandosi da Raffaele s�accorse che stava piangendo, poiché era la prima volta che accadeva da quando si erano incontrati quattro anni prima. Con la mente ritornò al ballo del primo anno all�università. Lei apprendeva la materia della filosofia, il suo dono di natura, il suo estro, ...