1. Viaggio in bici (parte seconda)


    Data: 04/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marco__1990

    ... biglietteria la cassiera mi guarda un po’ stralunata: mi sono sbagliato, il traghetto parte sí alle 11, ma di martedí, non lunedí. Capperi, sono bloccato a Oban per la giornata. Vabbeh, dico fra me e me, me la prendo comoda. Rimonto tutto (tenda, sacco a pelo, ufff…), passo la giornata a mangiare e a visitare un castelluccio non lontano. Quando torno, faccio un pasto caldo in città (il mitico fish and chips!), mi bevo una birra e mi avvio verso la tenda. Sono le 7 di sera, fa ancora un tempo decente, ma sta peggiorando rapidamente. Finché non scoppia il diluvio. Temp e cu al fa cum'è vor lù, dice un detto genovese: tempo e culo fanno come voglion loro. Specialmente vero in Scozia, cari lettori. La mia tenda è molto esposta al vento, dentro trema tutto, e fa un freddo che si gela. Ho chiesto se ci fosse un ostello in città, ma è carissimo (30 pound mi sembra ricordare), non posso permettermelo. La mia ultima speranza, se voglio dormire stanotte, è Grindr (bella scusa, diranno i lettori, ma vi assicuro che il maltempo è stata la mia prima preoccupazione. Ricordatevi che mi brucia il culo dalle pedalate giornaliere). Accendo, ho poca batteria, quindi si tratta di esser efficenti. Per un po’ non trovo niente: preferisco il freddo alla cattiva compagnia. Metto una foto di me in cui si vede viso e corpo, devo trovare velocemente. E lo trovo: Jacob. Ce l'hanno con la J decisamente. Manda una foto del viso: non bello, è per metà calvo, capelli scuri, occhi scuri, fronte largo, ma la ...
    ... sua aria seria seria e mai sorridente gli da un'aria molto mascolina. Alto 1m92, pesa sugli 80 chili e ha gran gran fisico. 33 anni. Ah sì, e una verga da paura. Non sto esagerando se mi avete seguito fin qua avrete capito che non mi interessa impressionarvi. Solo raccontarvi come le cose sono andate, per filo e per segno. Quindi, spiego la mia situazione a Jacob. È molto affabile (per gli standard di Grindr eh), e mi dice che non ci son problemi per dormire, anzi, che se non ci dovessimo piacere posso anche dormire da solo. Si, da solo, penso io. Quel cazzo lì mica me lo lascio scappare.
    
    Così mi dice dove incontrarci. Lavora in un ristorante indiano come capo cucina. Mi da appuntamento là: “siediti in sala verso le 10, che alle 10.30 finisco di lavorare e ti porto a casa”. Fuori nel frattempo si è scatenata una mezza tempesta, c’è poca luce quando lascio la tenda montata. Spero di ritrovarla il giorno dopo, perché sta soffiando un vento pazzesco. Arrivo al ristorante, la testa infradiciata: gli scrivo, scendi a prendermi? Il cuore mi batte all'impazzata: è quella scarica di adrenalina di quando si incontra qualcuno per la prima volta. Quanto mi piace, mi fa sentire così vivo. Quando lo incontro lì in strada e mi rendo conto che era meglio in foto, sono un poco deluso. Non è affatto bello, almeno secondo i miei gusti. Ma poi, aprendo bocca per sorridere e salutarmi, noto immediatamente che gli mancano 2 denti superiori, credo i primi due molari, quelli più in avanti. Sono ...
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