1. Cleo con l'amica


    Data: 06/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SexCulture

    Valeria e Cleo pedalavano sulle cyclette nella sala grande della palestra del circolo sportivo. Vale era vestita con un corto gonnellino ed una maglietta lacoste e Cleo con una corta canottiera di felpa grigia e pantaloncini rosa con una banda nera che fasciavano il suo splendido fondoschiena. Le due ragazze erano rivolte verso la grande vetrata che guardava sulle stalle dei cavalli ed il bosco. Erano sotto sforzo, sudavano ma parlavano fitto tra loro.
    
    “ma andavate d’accordo tu e Luca, cosa è successo?” chiese Valeria
    
    “non è successo niente” disse Cleo seria
    
    “perchè vi siete lasciati allora?”
    
    “proprio perché non succedeva niente, negli ultimi tempi ci ha tediato la noia”
    
    “insomma spiegati meglio” la pressò Valeria
    
    “forse eravamo innamorati, di certo avevamo una forte attrazione fisica. Ma poi ci siamo ritrovati come una vecchia coppia sposata, stanchi e annoiati dopo lunghi anni di matrimonio”
    
    “come è possibile questo”
    
    “tutto è cominciato quando mia madre e mio padre una sera mi hanno detto che era meglio se rimanevo a casa con Luca. La presero alla lontana ma in sintesi mi dissero: che loro capivano le nostre esigenze; che anche loro erano stati giovani; che era meglio non rischiare di andare a fare l’amore in automobile. Mio padre disse che non li dovevo considerare come genitori, ma come degli amici più grandi ed esperti che ti danno buoni consigli. Sentenziò che gli dovevo credere se affermava che in giro di notte c’è tanta gente cattiva. Mia ...
    ... madre disse che loro sarebbero stati molto più tranquilli se avessi usato l’appartamentino nella mansarda per stare insieme a Luca”
    
    “in fondo mi sembra una cosa positiva” disse Valeria
    
    “si, anche io ho pensato che fosse così, ma in realtà io e Luca ci sentimmo subito a disagio, come in gabbia. Quella «normalità» ha ucciso il desiderio che c’era tra noi. Potevamo stare insieme tutta la notte ed avevamo una camera e un bagno tutto per noi, però io mi sentivo come una cavia e non sopportavo quei giocattoli che mi ricordavano l’infanzia e la quotidianità”
    
    “lo so” disse Valeria “abbiamo giocato interi pomeriggi con le bambole nella tua mansarda”
    
    “Luca arrivava a cena e salutava i miei genitori che facevano dei sorrisi fessi ed ammiccanti, dandosi arie da persone moderne e emancipate. Eravamo tutti innaturali.
    
    Papà ci salutava ed andava con mamma a vedere la televisione in sala. Noi due impacciati salivamo al piano della mansarda. Luca si metteva il pigiama e io la vestaglia, lui si lavava i denti poi io andavo in bagno a preparami. Alla fine ci sembrò un dovere fare all’amore”
    
    “santo cielo” disse Valeria “non avevo pensato a questo”
    
    “Alla fine, due sere fa, abbiamo pensato di non fare sesso ma di guardarci un film in DVD. La mattina dopo ci siamo telefonati ed abbiamo deciso di lasciarci”
    
    “ma allora perché non siete tornati liberi a fare sesso in automobile?”
    
    “con una casa a disposizione? Per quale motivo e come avrei potuto chiederlo? O peggio come potevo ...
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