Cleo con l'amica
Data: 06/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: SexCulture
... giustificarmi con mio padre?”
“certo ti capisco, alla gente sembrerà strano, ma io ti capisco”
“lo so, può sembrare strano, ma le semplici comodità portano alla morte del potente dio Eros”
“tu e la tua mania della storia e delle mitologia” sbuffo Valeria “si concreta ora che vuoi fare?”
“Non lo so. Mi annoio. Ecco posso dire: che palle!” esclamo Cleo “qua nessuno fa più quello che deve. I padri e le madri fanno gli amici, invece noi abbiamo bisogno di genitori. Che palle!”
In quel momento una quindicina di ragazzi vocianti con indosso le maglie da calcetto passarono davanti alle grandi vetrate delle palestra. Come al solito facevano gli scemi guardando Cleo e Valeria sulle cyclette. Il gruppo le aveva elette tra le più «bone» della città ed erano più grandi dei ragazzi di due o tre anni. Questo le proiettava di prepotenza nell’Olimpo dei desideri più sconci e lascivi di tutto quel gruppo di adolescenti e le due amiche lo sapevano.
Cleo pedalando li saluto dicendo “guarda questi segaioli, stanno tutto il giorno a sbavarci dietro”
“è estate e la scuola e finita” rispose Valeria “non li trattare male, sono ragazzi”
“non li sottovalutare” rispose Cleo “presi uno ad uno sono bravi ma sono bestie. Se li incontri tutti insieme, di notte e in un vicolo buio, ti fanno un culo così”
“esagerata” disse Valeria mentre anche lei salutava il gruppo di ragazzi
“osservali bene” disse Cleo “ci guardano come oggetti, per loro noi due non siamo persone. Mi sembra di ...
... sentire i loro commenti mentre si danno di gomito. Staranno dicendo «guarda che pezzi di fica», mica ci chiamano ragazze per loro siamo fiche”
“ma dai” rise Valeria “e poi è solo un modo di dire, per sentirsi grandi”
“balle! Sono bestie, per loro siamo come tranci di carne, due succulente bistecche”
“e va bene ma anche noi commentiamo i bei ragazzi senza tanti giri di parole”
“per noi ragazze è diverso” disse Cleo annunciando un dogma che non aveva bisogno di spiegazioni “adesso ti dico cosa succede. Le bestie fanno il giro della palestra, entrano nella stanza delle macchine e dei pesi, poi passano nel corridoio qua dietro di noi per guardarci il culo. Danno i voti ai nostri lati B ed infine escono per andare a giocare, commentando le varie parti del corpo come un macellaio che parla di una vacca”
“sei terribile” disse Valeria ridendo “come al solito”
Di lì a poco però si aprì la porta del corridoio alle loro spalle ed i ragazzi sfilarono uno ad uno dietro di loro. Dalle immagini riflesse sulle vetrate le due ragazze videro le «bestie» mangiare con gli occhi i glutei in movimento sulle cyclette. Cleo guardò Valeria alzando un sopracciglio, come per dire “che ti avevo detto” e le due amiche scoppiarono a ridere.
Dopo un quarto d’ora, stanche e sudate, andarono a farsi la doccia. Cleo uscì dalla doccia e si vestì di corsa urlando trafelata che era tardi e scappò via. Valeria amava fare la doccia e rimase a lungo sotto il getto di acqua bollente. Il ricordo ...