Un anno strano - simona - 2 - Racconti Erotici

Un anno strano - simona - 2

... spalmò l’olio quasi menandomelo, andando su e giù per un paio di volte.

“Ma signora!” esclamai colto di sorpresa e tutto turbato.

E mentre si stava già alzando per girare attorno al suo lettino per poi coricarsi nuovamente

“Scusa, ma dovevo farlo! Altrimenti rischiavi di scottarti giusto lì!”

Protestai ma subito lei mi stoppò

“Che sarà mai! Non è mica il primo che tocco!”

Mentre discutevamo Simona era arrivata dall’altro lato del lettino.

“Adesso che siamo entrati in confidenza, questo mi sembra superfluo e lo togliamo!”

Con gli occhi sgranati osservai la scena di lei che si chinava e si sfilava lo slip del costume.

Un culo meraviglioso! Certo fino ad ora era stato praticamente tutto scoperto visto che aveva quasi subito infilato lo slip tra le chiappe, ma adesso lo era per intero!

Mentre si girava per distendersi chiusi immediatamente gli occhi per non farmi scoprire, per non farle capire che la stavo osservando.

Lei si distese a pancia sotto e per un po’ ci fu silenzio tra noi.

C’era veramente caldo quel giorno. E la situazione, gli avvenimenti che si stavano succedendo, rendevano ancora più calda la mia giornata!

“Mi fai un favore?”

Aprii gli occhi mentre le rispondevo affermativamente.

La trovai distesa e con i gomiti poggiati in modo da lasciarmi chiaramente vedere i seni che toccavano appena il lettino.

“Mi spalmi un po’ di crema sui glutei? Non vorrei scottarmi proprio io che ho spalmato invece il tuo corpo!”

Non ...

... potevo dire di no.

Mi misi a sedere sul lettino, afferrai il flacone poggiato a terra tra noi e cominciai a versarne un po’ sul suo culo.

In realtà mi resi subito conto che era praticamente già spalmato visto che finora era stato quasi del tutto scoperto.

Mi accorsi anche che era tutto abbronzato. Il segno bianco dove non c’era l’abbronzatura era davvero piccolo, indice che Simona prendeva spesso il sole integrale o quantomeno con lo slip tra le chiappe.

Obbedii. Cominciai a spalmare l’olio toccando con molta delicatezza il suo culo.

Mi tremavano le mani.

Lei si accorse di questa mia reticenza.

“Non si rompe mica! Dai, più energia nello spalmare!”

Mi sentii un po’ deriso ed obbedii. Con dovizia spalmai quelle chiappe che meritavano queste ed altre carezze ed attenzioni.

Terminai e stavo per posare il flacone quando Simona si girò mostrandomi ancora quelle sue tette belle piene.

Non solo! Stavolta era del tutto nuda! Mi mostrò con assoluta naturalezza tutta la sua nudità, anche la fica che aveva completamente rasata.

Restai bloccato.

“Continua, continua pure a spalmare!”

La guardai interdetto.

“Sì, proprio lì.

Non vorrai che mi scotti?”

Ancora nessuna mia reazione.

“Dai, non avere vergogna! Siamo adulti!”

Ingoiai gettando giù una gran quantità di saliva.

Qualche goccia di olio sul suo pube e dapprima tremante poi sempre più sicuro cominciai a strofinare.

Mi muovevo lentamente.

Lei non riuscì a trattenere un paio di ...