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Le terme e la mammina tedesca
Data: 06/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: fedeman_05
... l’erezione. Si mosse e si sedette appoggiandola schiena e incrociando le gambe a mo di yoga. Lo spettacolo che mi stava offendo non aveva prezzo e il mio cazzo la voleva ringraziare. Lei accennò un sorriso mi tese la mano e si presenta: “Uta”. Le testi la mia scoprendo il mio pisello mezzo durò:”Federico”. Lei sorrise “Italian tu vero?” “Yes” risposi “E tu german!”. “Ja” e ridemmo. Le spiegai in inglese che non parlavo tedesco e lei mi disse che parlava molto poco l’italiano ma era in grado di comprendere. Mi disse che era in vacanza con il marito e i figli ed era contenta della meraviglia dei paesaggi che si potevano ammirare. Dopo un quarto d’ora la salutai e uscii. Mi diressi alla doccia dove un po’ acqua gelida mi avrebbe ritemprato. Mentre mi lasciavo andare nella “cabina doccia in sasso” sentii lo scorrere dell’acqua nelle docce di fronte. Mi scostai per guardare. La trovai ferma sull’ingrasso intenta a guardarmi. Mi sorrise e si accarezzò il seno. Non potevo più resistere. Il mio uccello si drizzo e lei continuò ad accarezzarsi. Me lo presi in mano e iniziai una sega lenta. Lei spalancò gli occhi e mentre divaricava leggermente le gambe iniziò ad accarezzarsi il pube peloso. Ci guardavamo e ci masturbavamo con il corridoio in mezzo. Sentii dei passi e la voce della responsabile del centro che ci indicava che entro i cinque minuti successivi avremmo dovuto abbandonare il centro benessere. Mi avvolsi nell’accappatoio e uscii. Lei mi si avvicinò sorridendomi e facendo il ...
... cenno di mantenere il silenzio sull’accaduto. Si fermò davanti ad un appendi abiti dove era appeso un accappatoio pulito. Era di spalle, mi avvicinai e quando lei si tolse il telo tirai fuori il mio cazzo appoggiandoglielo alle chiappette. Si girò e me lo prese in mano. Diede due colpi secchi, si abbassò, diede una leccata e si rialzò. Si mise l’accappatoio pulito e gettò il telo nel cesto. Io rimasi lì con il cazzo duro a ripensare quel breve contatto. Al ristorante ci salutammo con i consueti cenni del capo. Terminata la cena passeggiammo per il giardino dell’hotel. In un paio di occasioni mi accorsi si essere osservato da Uta che, mentre il marito giocava con i figli, era seduta ad un tavolino e si gustava un cocktail. Il giorno successivo approfittammo della giornata di sole e andammo nella piscina all’aperto fino dalle prime ore del pomeriggio. Uta, il marito e i figli arrivarono per le tre. Michy era presa nel conservare la tintarella del mare e non volle muoversi. Verso le sedici mi diressi al bar per approfittare ricco buffet di frutta e torte messo a disposizione dell’hotel. Vidi Uta che si alzò e mi cercò con lo sguardo. Nello scegliere le torte ci sfiorammo più volte e i brividi sortirono buoni effetti per entrambi; il mio cazzo e i suoi capezzoli si irrigidirono. Tornammo ai nostri rispettivi ombrelloni ma ci cercavamo con gli sguardi. Dissi a Michy che sarei andato in camera a dormire un’oretta prima di scendere in area benessere. Mi disse se potevo andare a ...