1. Iniziazione - 4


    Data: 08/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... a baciarmi i capelli.
    
    “Ciao, amore…” mi bisbigliò, ma quasi non lo sentii, da tanto che ero emozionato.
    
    Entrati in casa, chiuse la porta.
    
    “Uff! che caldo!”, sbuffò e lanciò la borsa sopra una sedia, si sfilò la camicia, si sbottonò i pantaloni e se li tolse, restando di nuovo in mutande.
    
    Io rimasi imbambolato a guardarlo, mentre il profumo del suo corpo sudato mi avvolgeva a mano a mano che si toglieva i vestiti.
    
    “Perché non ti levi pure tu quella roba di dosso?”, mi fece.
    
    Allora lo imitai. Nella foga, stavo per togliermi anche gli slip, ma mi vergognai, soprattutto di mostrargli quanto fossi già eccitato, anche se questo traspariva ormai con una certa evidenza… Infatti, Roberto si accorse della mezza erezione che mi tendeva il davanti delle mutandine, allora mi si avvicinò con un sorriso e mi abbracciò.
    
    “Bravo. – mi sussurrò – Lo sai che ti trovo ogni giorno più carino?”
    
    Mi abbandonai al suo abbraccio, senza capire a cosa volesse alludere con quel “bravo”… Sentivo la sua pelle scottare sulla mia.
    
    “Ma adesso scusami un momento, - proseguì – faccio uno spuntino e sono tutto per te.”
    
    Scomparve in cucina e tornò dopo un po’, addentando un panino e reggendo in mano due bicchieri di coca. Me ne diede uno e si sedette su una poltrona. Mi fece segno di andare da lui, mi fece sedere sulla sua coscia e mi cinse la vita con un braccio. Che dolce momento! Io gli passai un braccio sulle spalle e mi strinsi a lui, con il ginocchio gli sfioravo il pacco, ...
    ... ancora nascosto dagli slip, e ne sentivo tutto il calore. Il panino finì.
    
    “Come va?”
    
    “Bene”, risposi.
    
    “E il fratellino?”, continuò, posandomi la mano fra le gambe e carezzandomi leggermente.
    
    “Mi brucia un po’.”, dissi.
    
    “Beh, è naturale: deve farci l’abitudine. Quando vuoi, puoi rifarlo, ti va?”
    
    “Oh, sì!”, esclamai tutto ringalluzzito.
    
    Roberto scoppiò a ridere, accorgendosi della mia cresciuta eccitazione.
    
    “Ma sentilo, il mandrilletto! - esclamò, stringendomi a sé – Ci stai prendendo gusto a fottere il mio culo, di’ la verità?”
    
    Io mi lasciai andare alle sue carezze senza più problemi, ormai.
    
    “Senti, - gli dissi, vincendo l’emozione – facciamo quelle due cose che dicevi ieri?”
    
    “Quelle?...”
    
    “Quelle per essere amanti davvero.”, dissi senza più imbarazzo.
    
    “Sul serio lo vuoi?”, mi chiese lui, facendosi stranamente compunto.
    
    “Sì”, risposi.
    
    “Guarda che dopo non potremo più tornare indietro.”
    
    “Me l’avevi promesso!”
    
    “Beh, senti, Fabrizio, - cedette lui – una è facile, l’altra è un po’ più difficile… potrebbe farti soffrire un po’… riflettici bene: vuoi farle veramente?”
    
    “Sì, - risposi deciso – voglio farle.”
    
    “D’accordo, - riprese Roberto – sono contento che tu mi abbia detto di sì… Ti voglio bene, sai?”
    
    “Anch’io ti voglio bene…”, bisbigliai trepidante.
    
    Roberto mi fissò a lungo negli occhi, con intensità:
    
    “Bene, - disse alla fine - la prima cosa è che dobbiamo baciarci.”
    
    “Ma lo abbiamo già fatto.”, dissi stupito.
    
    “No, ...