Ciack si gira! (il film hard-core) - settima parte
Data: 08/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark
... del culo che sinceramente non veniva profanato da anni. Quel suo vestito di seta grigia a pois blù che le tenevo sollevato sulla schiena, quelle sue calze con la riga di altri magnifici tempi, quelle mutande che avevo fatto fatica a strappare. Era così magrolina e sottile che, quando provavo a sfilarlo, la sollevavo dal materasso tenendola per il cazzo che non voleva uscire. Dovevo tenerla giù con la mano, ma non mi dispiaceva sollevarla così. La stavo letteralmente prendendo per il culo. Deve essere da lì che deriva il modo di dire…
Impiegai un po’ a prendere il ritmo, ma alla fine la inculai scivolandole dentro mentre lei emetteva dai polmoni un lamentoso quanto profondo e sommesso «Nooo…!».
Fu certamente anche per lei un attimo da ricordare per sempre.
Quando la rividi in pellicola, il suo sgambettare delle gambe sospese era di un erotismo straordinario, soprattutto perché è praticamente impossibile a chicchessia convincere una bella signora di oltre sessant’anni l’autorizzazione di metterglielo in culo. Anzi, invito le gentili signore in età che leggono questo romanzo di meditare su questo.
Inculai anche le attrici che i vari produttori mi avevano mandato in quanto figlie, sorelle o mogli di loro amici che le avevano raccomandate. Inculai ambiziose mogli fedeli, mamme desiderose di sacrificarsi per i figli, deliziose gemelle che mi fecero lavorare il doppio, altezzose professioniste e timide segretarie, una studentessa di scienze e, per par condicio, una ...
... professoressa di matematica, due lesbiche che desideravano la gloria a costo di dar via il culo…
E infine dovetti inculare anche un ragazzo, ma le cose non andarono così come si potrebbe pensare. Quando venne il momento di farmi sodomizzare il maschio, i dirigenti avevano tenuto un piccolo consiglio di produzione, decidendo a mia insaputa di sottoporre alla mia verga… il mio fedele Terence, Terry per gli amici.
Lui aveva accettato di buon grado e aveva voluto che me lo dicessero prima, cosa che non vollero fare per consentirmi di improvvisare, perché era la cosa che mi riusciva meglio. Quando vidi che il sottoposto era lui provai la consapevole sensazione che non avrei desiderato di meglio. Da parte sua, la situazione gli aveva provocavo un’erezione spaventosa che il regista non voleva, tanto che dovettero fargli una sega per poi rimetterlo sotto di me.
Penetrai anche lui come coltello caldo nel burro. Il fatto che fosse maschio non mi inibì e anzi mi riempì di soddisfazione per aver potuto disporre di un uomo così come se fosse stato una donna. Anche lui sobbalzava sotto le mie spinte a fine corsa. Impazziva dalla gioia e questo mi incoraggiava a sbatterlo. Gli presi i capelli della nuca e lo tirai verso di me per aiutarmi ad andare più a fondo. E allora lui venne nonostante la sega appena fatta, così, senza che fosse stato fatto nulla per sollecitare il suo pene. Una scena stupenda che il regista, soddisfatto, definì irripetibile.
13. Il pompino extra ...