1. Vacanze in colonia estiva


    Data: 01/09/2017, Categorie: Lesbo Autore: DukeGB, Fonte: RaccontiMilu

    ... con un successivo mal di testa, dolore che non avevo mai provato prima tantomeno di quell'intensità. Invece alla mia amica Chantal, una ragazzona svizzera, bionda con lunghi capelli sciolti, tolse addirittura i freni inibitori. E mentre alcune di noi cercavano di tenerla ferma per impedirle di spogliarsi completamente, ricordo di due sorelle maligne che invece la incitavano a continuare come una sfida, al veder sino a dove sarebbe giunta.Quelle due sorelle, Sylvianne e Maud, avevano fama di vere porche, sporcaccione e quant’altro, però ce le tenevamo buone perché più smaliziate ed inoltre erano le rifornitrici del gruppo di tutte le cose proibite. Inoltre sul loro conto giravano parecchie dicerie sul fatto che piacesse loro tocasi sia con maschi che con femmine in luoghi nascosti. Quel giorno dopo la vomitata e successivo mal di testa non volendo farci scoprire dalle suore, appena rientrate in collegio, Chantal ed io, riuscimmo a convincerle che avevamo preso freddo nel bosco e dunque non avendo molto appetito ce ne saremmo andate in branda a smaltire il nostro malessere.Le suore convinte di quanto detto, nella loro bontà ci portarono addirittura del brodo caldo per cena con qualche fetta di pane e di formaggio. Devo dire che quel brodo ci aiutò a smaltire velocemente il subbuglio nella pancia e limitare gli effetti dell'alcool, presto riuscimmo ad addormentarci. Eravamo vicine di branda, e dopo poco tempo, malgrado il brodo e le due fette di pane sentivo un freddo ...
    ... glaciale addosso, chiamai sottovoce Chantal, ma lei non sentiva dormiva della grossa .Dovetti chiamarla più volte perché probabilmente addormentata profondamente dalla sbronza presa, quando finalmente mi rispose le dissi che malgrado la coperta avevo un freddo tremendo. Eravamo sole nella camerata in quanto tutte le ragazze erano in sala mensa, dopodiché ci sarebbe stata la serata della lettura e prima delle dieci nessuna sarebbe giunta in camerata. Lei ci pensò su per un po’, quindi sgusciò dal suo letto e si infilò sotto le mie lenzuola. Aspetta, mi disse ti riscaldo con il mio corpo, l’ho sentito dire che fanno così gli alpinisti quando hanno freddo.Appiccicò il suo corpo al mio, subito sentii il suo calore pervadermi, come era gradevole percepire il suo tepore e dopo il freddo patito precedentemente mi ci accoccolai contro stretta stretta, gustandomi tutto il piacere della sua calda vicinanza. Riuscii ad addormentarmi. Venni improvvisamente svegliata dal suo richiamo perché oramai le ragazze stavano salendo e lei doveva tornarsene nella sua branda. A malincuore la sentii scivolar via, al che mi spostai dov'era lei poco prima cercando di assorbire il calore residuo. Ma presto il freddo lentamente mi pervase di nuovo.Dovetti attendere un bel po' e tutta raggomitolata che la suora spegnesse le luci e quindi che le ragazze si appisolassero, prima di chiamarla di nuovo per dirgli che avevo ancora un freddo tremendo. Lei tornò nuovamente da me, sotto le lenzuola e si riaccovacciò ...