1. Vacanze in colonia estiva


    Data: 01/09/2017, Categorie: Lesbo Autore: DukeGB, Fonte: RaccontiMilu

    ... incollata a me.Le confidai bisbigliando che mi piaceva il calore del suo corpo, le dissi sottovoce: come sei calda. Lei non disse niente, mi cinse solamente con le braccia e mi strinse ancor più a sé. Dovetti appisolarmi perché improvvisamente mi risvegliai sentendo qualcosa di strano. La sua mano da sotto il lungo camicione da notte mi stava accarezzando la schiena scendendo sino sulle mie reni. Lei si accorse della mia rigidezza perché mi chiese cosa avessi.Niente, bisbigliai con voce tremante, sentivo la tua mano calda e mi sono svegliata, ma è una bella sensazione. Ti dispiace? mi chiese, vuoi che continui o che smetta, mi disse. Se vuoi, le risposi in un filo di voce per l’emozione del momento, continua pure, mi piace. Lei riprese ad accarezzarmi la schiena, però questa volta più lentamente, quasi calcolato. La fioca lampadina sopra la porta dove dormiva la suora in fondo al salone creava una minima luminosità che non permetteva di vedere bene, ma a quella debole luce riuscivo a distinguere i lineamenti sfuocati del viso di Chantal, che mi osservava con la testa poggiata a pochi centimetri dal mio viso.Ci guardammo a lungo, fisso negli occhi, e dopo un po’ mi chiese, perché mi guardi? Perché sei molto bella risposi, chissà quanti ragazzi hai che ti corrono dietro. E lei ironica rispose, si ma non mi raggiungono mica, corro più di loro. E poi a me i maschi non mi interessano.A quell’età in effetti anch’io non avevo ancora nessun interesse verso il mondo maschile. ...
    ... Osservavo la dolcezza dei lineamenti del suo volto, i riccioli della folta chioma dei suoi capelli, la fine linea della sua bocca, quando senza dirmi niente lei mi baciò lievemente sulle labbra.Non fui scioccata, anzi trovai del tutto naturale quell’atto, e lo ricambiai naturalmente. Andammo avanti per un bel po’ a sbaciucchiarci, quando qualcosa cambiò, sentii la sua mano insinuarsi lentamente nelle mie mutandine mentre mi baciava con più trasporto. Per me era una amica molto cara e trovai gradevole ricambiare i suoi baci, anche se notavo che vi metteva più foga, più impeto, quando sentii la sua lingua forzare dolcemente le mie labbra, mentre la sua mano accarezzava il mio pancino sotto l’elastico delle mutandine. Cosa fai?. Le chiesi.Ti sto baciando. Mi rispose, come si bacia un’amante. Rimasi sorpresa e le dissi, ma noi siamo amanti? Si, mi rispose, lascia fare a me amore mio, vedrai, ti piacerà. Le parole bisbigliate della sua voce mi davano un senso di tranquillità e la lasciai fare, questa mia arrendevolezza le dette coraggio e poco dopo sentii la sua lingua prendere possesso di tutta la mia bocca che esplorava in modo osceno.Mentre la sua mano fattasi più audace oramai era pienamente appoggiata alla mia passerina che massaggiava con foga insinuando di tanto in tanto un dito nella fessurina. Subivo tutto questo come un atto d’amore e mi lasciai fare, lasciandomi andare alle sue decisioni, continuando a guardarla ed aprendomi lentamente a lei. All’improvviso la vidi ...