1. Tre ragazze dall'armadio


    Data: 09/02/2018, Categorie: Lesbo Autore: Inchiostroefantasia, Fonte: Annunci69

    QUESTA STORIA E' DI FANTASIA, NESSUN AVVENIMENTO O PERSONA E' REALMENTE ESISTENTE
    
    Ormai la gita in Toscana stava volgendo al termine e noi, studenti di quarta liceo, avevamo preparato tutto l'occorrente per una nottata di fine settimana memorabile. In realtà ci bastava poco per divertirci: gli amici, un po' di musica, alcool e qualche canna.
    
    Erano circa le nove quando io e un paio di altri ragazzi ci eravamo spostati in camera da letto di tre nostre compagne di classe.
    
    Ci aveva accolti Clara, alticcia ma non ubriaca, in stanza Giada stava cercando di convincere Bianca a non scolarsi la mezza bottiglia di gin rimasta tutta d'un fiato. La scena era a dir poco esilarante, come lo fu il resto della serata.
    
    Clara era la più grande delle tre, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, di corporatura era robusta, non grassa ma generosa nelle forme, fantastica attrice di teatro e amante delle feste, è uno spirito libero, quella che in molti avrebbero definito, amichevolmente e senza cattiveria, una troietta.
    
    Bianca invece era più piccola, est europea dagli occhi color ghiaccio, le trecce e un corpo esile e grazioso che le davano un aspetto dolce e angelico anche se il carattere era un po' malefico, riusciva ad avere un fascino particolare, innocente, ma che nessun ragazzo riusciva mai a conquistare.
    
    Giada invece era stata il mio sogno erotico per anni. Bellissima, occhi marroni e verdi, capelli mori mossi, viso rotondo, sorriso ammaliante e un corpo mozzafiato, a ...
    ... clessidra, con delle tette abbondanti e sode e un sedere muscoloso formato da anni di ciclismo, non c'è da stupirsi che fosse sempre fidanzata.
    
    Purtroppo, proprio mentre stavamo giocando al gioco della bottiglia e la nottata si preparava ad essere più interessante, sentimmo l'allarme: i prof stavano controllando stanza per stanza, non sarebbe stato un problema se non fosse che nessuno di noi sei era propriamente sobrio e la bottiglia che girava al centro del cerchio era una vodka da un litro.
    
    Rapidissimi i miei amici uscirono dalla stanza, le ragazze nascosero l'alcol e io mi tuffai in un grande armadio di fianco al letto.
    
    Appena chiusi le ante entrarono i prof.
    
    Il tempo che seguì fu interminabile.
    
    Le nostre docenti erano molto rilassate, probabilmente anche loro avevano bevuto qualcosa, le vedevo discretamente attraverso una fessura tra le ante dell'armadio, non c'era pericolo che mi vedessero perchè l'armadio era in ombra, dovevo solo fare silenzio. Passarono un'ora buona a chiaccherare con Giada, Clara e Bianca, io non ne potevo più, ero spaventato dall'idea che mi trovassero e controllavo il telefono per vedere che ore fossero.
    
    Quando finalmente furono le undici e mezza se ne andarono lasciando le ragazze da sole sedute sul letto che si guardarono e tirarono un sospiro di sollievo.
    
    Aspettai ancora in silenzio nell'armadio, non volevo fare qualche rumore che riattirasse i professori, Clara si alzò veloce e andò a chiudere la porta, io stavo per uscire ...
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