Un adorabile culetto sottomesso
Data: 10/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: RedTales
Con Sebastian mi trovo bene e le sue confidenze rientrano quasi nel quotidiano (vedi il racconto “FELICE E SOTTOMMESSO”). Cerchiamo di non perdere alcuna occasione per incontrarci ed entrambi siamo contenti del nostro rapporto al punto che da alcuni mesi ci vediamo anche più volte alla settimana perché continua a piacerci il gioco che abbiamo deciso di fare, dove io decido in modo autoritario mentre lui ubbidisce, servizievole, alle richieste che, di volta in volta, cerco di rinnovare. Alcuni “passaggi” dei nostri incontri restano però invariati perché risultano sempre eccitanti per entrambi come il lungo bacio appena ci incontriamo.
Infatti anche l'ultima volta, appena entrò, gli chiesi di baciarmi e lui lo fece immediatamente. Le nostre labbra si avvicinarono e le lingue iniziarono a cercarsi e a rincorrersi e quando gli mordicchiai la punta lo feci trasalire. Restammo attaccati per alcuni minuti, quindi, tenendolo per una mano lo portai in sala e, dopo essermi accomodato sulla poltrona, lo feci spogliare. Per casa lui è sempre nudo, al massimo gli faccio indossare un grembiulino se deve svolgere delle piccole mansioni. Anche il denudarsi è una specie di rito: io seduto e lui in piedi che toglie lentamente tutto quello che lo ricopre lasciandosi completamente alla mia mercé. Comunque il solo vederlo camminare con il cazzo ciondolante mi eccita e lui, sapendolo, cercava di muoversi facendolo sbatacchiare il più possibile. Altrettanto fa con il sederino che riesce a far ...
... sculettare quasi ad ogni passo.
Quella volta, appena fu nudo lo chiamai vicino e feci correre le mani su quel bel corpo. Lo accarezzai dappertutto e, insistendo sui genitali, lo portai rapidamente all'erezione. Quel cazzo così lungo e sottile era spettacolare, anche perché rimaneva perfettamente perpendicolare rispetto al corpo. Non seppi resistere e iniziai a succhiarlo.
Ormai lo conoscevo bene e sapevo come portarlo... al punto di non ritorno. Gustando quell'appetitoso salsicciotto, continuai a toccarlo, infilando le dita dappertutto, sentendolo gemere e contorcersi man mano che lo stimolavo nei punti giusti. Appena mi accorsi che stava arrivando me lo tolsi dalla bocca e, preso un bicchiere che avevo preparato sul tavolino, gli ordinai di raccogliere tutto quello che avrebbe eiaculato. Per un attimo mi guardò meravigliato, prima di dimostrarsi interessato a quella novità. Continuai a lavorarmelo con la mano fino a che non iniziò a “produrre”. Nonostante il grande piacere che provava riuscì ad eseguire perfettamente la consegna e quando smisi di masturbarlo nel bicchiere c'erano due dita di crema. Tanta, ma forse meno del solito, vista la sua consistente… emissione liquida. Lo guardai, a me era piaciuto assaggiarlo, succhiarlo, masturbarlo, vederlo schizzare, ma a lui, probabilmente, questo giochetto aveva dato ancor più soddisfazione. Mentre riprendeva fiato li in piedi io restai a fissare per alcuni minuti la “discesa” perché mi intrigava assai e, quando il suo pene ...