1. Un adorabile culetto sottomesso


    Data: 10/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales

    ... ruolo che stava interpretando.
    
    E' vero, me ne ero scordato, sentirsi rovesciare addosso delle volgarità lo faceva sentire contento e non me lo feci ripetere: “ho goduto come un porco in quel culo sfondato che hai! Sei proprio una troia! Ogni volta che ti sbatto godi come una porca! Non ti basta mai! Troia! Sei proprio la mia troia. Adesso girati e puliscimi tutto con la bocca. Muoviti troia!” Mi spostai e lui si mise a leccare tra le mie cosce in quel lago di sudore. Sembrava che stesse quasi facendo le fusa come un gatto dal piacere. Sul tavolo, dove prima era piegato, si notava un'evidente macchia del suo sperma. “Sei venuta brutta troia! Sei venuta senza che ti toccassi? Troia. Godi di culo come tutte le puttane! Mi hai anche sporcato il tavolo!” Non poteva rispondere intento com'era a leccare ma alzando lo sguardo vidi la soddisfazione più completa nei suoi occhi. “Questa non la passi liscia, adesso pulisci tutto, con la lingua! E che non resti nemmeno una goccia di quella porcheria che hai sgocciolato li! Muoviti pulisci! Lascia stare il mio cazzo e pulisci!” Si spostò e passò la lingua, tenendola bella larga, sul tavolo mentre, da dietro, gli assestai alcuni sculaccioni su quelle bellissime chiappe. “Così te lo ricordi di non sbrodolare dappertutto come una cagna in calore! Scommetto che goderesti anche se ti facessi scopare da un altro. Magari da un nero con un cazzo così!” Quella voleva essere una delle tante frasi volgari che a lui piacevano tanto, probabilmente ...
    ... già detta anche altre volte, ma, girò di scatto la testa per guardarmi e il suo sguardo si illuminò di nuovo. “Ah! E' così troietta! Ti piacerebbe che ti portassi un mandigo per farti sfondare il culo?” Fece un cenno di assenso e poi, dopo aver abbassato la testa si tuffò nuovamente sullo sperma fino a raccoglierlo tutto, come intimidito da quanto mi aveva fatto capire. Poco dopo ci stendemmo sul letto. Io ero veramente sfatto e avevo proprio voglia di un po' di relax, ma anche lui non era molto meglio. Restammo li a chiacchierare per un'oretta mentre le nostre mani continuarono a giocare con il sesso dell'altro. Ormai il gioco di ruolo era finito e cominciammo a parlare di tante cose fino a quando mi buttò li un: “dicevi sul serio del nero?”. Accidenti, mi aveva preso alla sprovvista. Gli chiesi se quella situazione gli sarebbe piaciuta e mi confidò che era un suo sogno. Ormai il feeling tra di noi era tale che, con sincerità, ci confrontammo a lungo su questa possibile variante. Su questo triangolo. Presi l'impegno di provare a realizzarlo e lui si dimostrò ben più che felice.
    
    Ormai ci eravamo rilassati e ripresi e fu lui, ad un certo punto a chiedere se saremmo andati a fare la passeggiata.
    
    Rientrando nel gioco di ruolo buttai un: “lo dici perché vuoi uscire o perché vuoi sentire il palo nel culo?” Mi guardò con malizia e con un sorrisino complice e decisamente porcello. “Sei proprio una troia!” Andammo a farci una doccia e quindi mi preparai per uscire. Lui aspettò, ...
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