1. Francesca trova il suo posto c. 3 - Collana L'Inferno e l'Abisso Vol. 5


    Data: 01/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’aveva accarezzata bonariamente sul seno e sulle cosce e lei si era irrigidita. Pensava che per lei sarebbe stato facile realizzare quella fantasia, ma non era stato così. Per fortuna lui era un uomo sicuro e determinato, altrimenti avrebbe già abbandonato. Non le stava lasciando scampo, lei aveva detto che voleva essere trasformata in una ponygirl e ora lo sarebbe diventata anche a dispetto delle sue tardive ritrosie. Mentre l’accarezzava le parlò tranquillamente. – Vedrai che apprezzerai le mie carezze, non ne potrai fare a meno, saranno una delle poche gratificazioni giornaliere che avrai in questo mese. Quando non ti accarezzerò vorrà dire che non sono soddisfatto di te e dovrai temerne le conseguenze. Ti insegnerò come comportarti quando un padrone ti farà delle coccole. – La puledra capiva, ma sapeva che comunque si sarebbe ribellata. Correre con le mani legate dietro la schiena e soprattutto con quegli stivali non era semplice, ma la frusta era un buon argomento e la puledra imparò velocemente. Soprattutto imparò a convivere con quegli stivali, inizialmente si mosse barcollante e ridicola, poi capì che doveva modificare tutta la sua postura. Doveva tenere la schiena diritta, la pancia in dentro, il petto in fuori ed il culo proteso indietro. Infine imparò che una puledra deve correre in modo totalmente diverso da come può correre una donna o un uomo. Già al secondo giorno diede netti segni di miglioramento e quella postura iniziò a diventarle naturale. Il calesse ...
    ... era in verità molto leggero e maneggevole. Il peso maggiore era quello dell’uomo, ma su quelle ruote perfettamente oliate era facile da trasportare. Più avanti la puledra sarebbe stata sellata e montata sul dorso, ma era ancora presto. Quello a cui era legata in quel momento era un calesse da passeggio, per una sola persona, quello che veniva utilizzato anche per le corse, quindi una cosa facile. Le mani e le braccia della puledra non erano mai libere, in alto o in basso, di dietro o davanti e quasi sempre indietro ed in alto, erano sempre incatenate. Anche quando mangiava, beveva o dormiva. Master Daniele la guidava dolcemente, le redini venivano tirate raramente e solo quando Helga non capiva immediatamente. Il suo istruttore è paziente, mai malevolo, la tratta come una puledra, e a questo si sta abituando. Ogni mattina Helga si sottopone alla lunga trafila delle operazioni più comuni. Il Master le fa indossare i lunghi guanti dotati di tanti piccoli anelli, poi le porta le mani dietro alla schiena e la immobilizza. Quindi le fa indossare gli stivaletti e la porta alle latrine, infine la fa bere e mangiare. Al Master quelle operazioni non facevano molto piacere, avrebbe preferito avere una serva a disposizione e rifilarle a lei, ma non era stato possibile, Helga non aveva voluto altre presenze. Più piacevole era quando la spalmava di creme ammorbidenti e protettive. Helga aveva un bel corpo e per lui era eccitante prendersene cura, la desiderava, ma riteneva che fosse ancora ...
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