1. In progress - 03


    Data: 02/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gelo, Fonte: EroticiRacconti

    ... dopo dieci minuti, ma poi ti ho vista, sei bellissima, non scherzo, mi piaci da morire, ecco quando ridi mi fai impazzire, che bella che sei, sei maggiorenne, hai la patente vero?, se no cerco un'altra, ahahahah... LEI. Mai conosciuto uno così. Ma sì, anche bello, trentadue-trentaquattro anni, ma di un altro pianeta; mi piaceva la sua voce, come si muoveva, come guardava. Cazzo, mi metteva in imbarazzo, peggio che se fossi stata nuda. Aveva lanciato il portachiavi sul tavolino, con lo scudetto della Porsche. Non mi toccava, mi carezzava solo ed ad una battuta rise e mi diede un bacetto sulla guancia. Lo misi alla prova: non volevo passare per una stupida. 'Come fai sapere che non ho bevuto niente?' Rispose sorpreso: 'Ma se ti ho spiata tutta notte!' e scoppiò a ridere. 'No, tranquilla, non sono venuto a spiarti mentre scopavi e facevi pompini, non sono un guardone!' 'Ma la cosa ti piace', lo sfidai. Divenne serissimo, finì in un sorso il margarita e mi rispose osservando il calice: 'Mi piacciono un sacco di cose e sicuramente mi piaci tu. Tu sai cosa ti piace?' Che cazzo di domanda era? Mi staccai un poco da lui. Adesso mi fissava con i suoi occhi grigi: 'Magari ci sono cose che non sai ancora e che ti piacciono...' Mi stava facendo incazzare, con chi cazzo credeva di parlare... 'Ti adoro, piccola, ti incazzi subito!... dammi una chance e poi amici come prima, okay?' Accennai un sì. 'Chiudi gli occhi, non devi temere nulla. Solo aspettare.' Li chiusi, sicura di qualche ...
    ... stronzata, magari un bacio con la lingua. Invece nulla. Lo sentii poggiare il bicchiere sul tavolino di cristallo, poi nulla. La musica era lontana. Sentivo la stanza attorno a me. Si mosse leggermente sul divano. Sussurrava debolmente: bellissima, brava, tienili chiusi, sei un amore, non muoverti... due dita mi sfiorarono un capezzolo, poi l'altro. Muoveva la mano come un pendolo, immaginai, e toccava solo la punta dei capezzoli. Dopo 4-5 passate ero eccitatissima, ma stavo per scoppiare a ridere. LUI. Boh. Avrei saputo subito se mi sbagliavo. Slacciai tre bottoncini e c'infilai la mano per stringere tra due dita il capezzolo. Socchiuse le labbra, ma non aprì gli occhi. Aumentai la stretta. Sempre più forte. Gemette solo. Non aprire gli occhi. Si piegò in avanti, sullo stomaco, strizzando le palpebre. Non allentai la presa. Lo sentivo pulsare tra le dita. 'Ci sono molte cose che fanno godere, piccola, non credi?' Le carezzai le cosce, sotto il gonnellino. Emise un gemito con la gola. Cazzo se era fradicia, ma non significava nulla. 'Continuo?' Si girò su se stessa, lentamente, per non scappare dalla mia presa, e mi finì seduta in braccio, spingendo la schiena indietro, contro il mio torace, e il culo sul pacco. Poggiò le mani sulle mie, che le stringevano seno e figa, e si voltò indietro per baciarmi la guancia. Non glielo permisi; strizzai e torsi il capezzolo, facendola urlare. 'Hai aperto gli occhi!' LEI. Non lo ascoltavo, non ci credevo. Un male del cazzo. Rideva arruffandomi ...