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Festa di classe
Data: 13/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Federossetta
... mia bocca tanto calda e accogliente. Mi fece alzare e per la prima volta baciai un uomo. Sentivo premere tra le labbra, quindi le aprii e ci limonammo a lungo sotto l'acqua scrosciante: una sensazione divina. Un dito mi stava esplorando il buchino e i nostri peni si toccavano a vicenda, dando piacere ad entrambi. Dal salotto una voce che pareva lontanissima ma che sapevo appartenesse ad Andrea ci stava dicendo che lui era stanco e avrebbe dormito sul divano. Solo Marco riuscì a staccarsi dall'incanto del bacio per rispondere che avremmo dormito nella camera della sorella. Dopo ciò mi palpò un’ultima volta il culo per dirmi “Ti aspetto in camera troietta” e se ne andò. In cinque minuti finii la mia doccia e nel dubbio feci un clistere, mi sentivo pronto per ricevere il primo cazzo della mia vita. Pieno di aspettative mi trasferii in camera, nudo. Quando entrai la luce era accesa e Marco stava trafficando dentro a dei cassetti. Tirò fuori una culotte e un baby doll, la sua faccia era raggiante. Il mio cazzo in pochi secondi si drizzò di nuovo. “Ti eccita vero?” Annuii. “Pure a me, quindi lo proveresti per me?” “Certo” Molto lentamente mi infilai la culotte, ma volli cercare anche un reggiseno imbottito per provare ad alzare le aspettative di entrambi. Una volta trovato chiesi a Marco di aiutarmi ad agganciarlo, e senza farsi ripetere due volte il reggiseno era agganciato e lui attaccato a me che mi faceva indossare il baby doll. Calzava a pennello, per cui ...
... insistetti per guardarmi allo specchio. Ero una bella visione, anche se il trucco mancava, così come la depilazione e i gioielli per rendere tutto più reale. Trovammo anche dell’evento autoreggenti che indossai pieno di emozione. Il mio pensiero si interruppe allo scatto di una fotografia da parte di Marco con l'intento di immortalare il momento. “Cosa fai?” “Pensavo fosse una bella cosa. Dopo la cancello, tranquillo.” “Adesso vieni qua.” Con forza mi sollevò per buttarmi di peso sul letto della sorella di Lorenzo. Di istinto mi toccai i capezzoli mentre aspettavo che entrasse con me sotto le coperte. Invece di unirsi subito a me, ebbe l'accortezza di chiudere la porta a chiave e spegnere la luce. In men che non si dica lo sentii attraversare la stanza nel buio e coricarsi con me. Subito lo avvolsi in un caldo abbraccio e lui mi ficcò la lingua in bocca riprendendo il bacio lasciato in sospeso. Le sue mani nel mentre erano frenetiche: palpavano e toccavano infondendo un piacere immenso al mio corpo. Interruppe il limone solo per sfilarmi la culotte, quindi mi disse di coricarmi su di lui nella posizione 69. Finalmente ingoiai di nuovo il suo cazzo che stava diventando un'ossessione, lui invece iniziò a leccare il mio culo come fosse una figa gustosa. Mi sentivo la sua saliva colare lungo le cosce quando all'improvviso infilò prima una e poi due dita nell'ano. Infatuato da quella nuova sensazione inarcai la schiena dal piacere e mi girai di scatto verso di lui. Ora ero ...