1. Michela e Silvia in un gioco bondage


    Data: 13/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Lesbo Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster

    ... timore dei cavalli da quando da piccola mi spaventai a morte per esserci quasi caduta sotto”. “E’ un oggetto da collezione, per quanto di uso piuttosto comune”, disse lui mentre lei riponeva il frustino sul tavolo. Ripresero il lavoro e fino a sera non vi furono altri accenni in proposito.Di uso comune, pensò Michela quella sera mentre rivedeva la scena del pomeriggio. Pensava a quale fosse l’ uso di cui parlassero, anche se dentro di sé si dava dell’ ingenua: “Stanno giocando con me, ora ti è chiaro Michi”. Ma più ci pensava più la sua riflessione sembrava confondersi con la sua fervida immaginazione. Le pareva di ricordare che Giulio fosse entrato nell’ ufficio solo quando lei ebbe fatto la domanda sul frustino. O era già lì? E Silvia non aveva forse fatto un impercettibile gesto nella sua direzione quando impugnava quello strumento per lei così misterioso? Si assopì nella fusione dei suoi pensieri verso l’ assoluto dell’ inconscio.Era di primo mattino ed entrava nell’ ufficio di Giulio, lui non c’ era e le carte sulla scrivania erano in tale disordine che pensò quasi ci fosse stata una recente colluttazione. Doveva trovare la pratica dei coniugi Zeller e lì sotto sarebbe stato un terno al lotto riuscirci. Frugò tra le varie carte, man mano che le toglieva dalla scrivania pareva sgombrarla ma si accorse che le scartoffie che gettava via poi ricomparivano in un altro angolo della scrivania e per quanto si impegnasse a liberarle si ammucchiavano sempre più massicce. Provò ...
    ... ad allungarsi sul tavolo per raggiungere le carte, finchè lentamente si distese quasi completamente al di sopra di esso, supina. Le sue mani cercavano la pratica ma allungandole toccò Giulio, che ora era seduto alla scrivania e la osservava senza stupore ma con una sorta di interesse professionale per ciò che lei faceva. Si accorse che in quella posizione, le gambe distese ed aperte, il seno compresso sul freddo legno di radica della scrivania, stava cominciando a provare piacere e non potè trattenere una mano che scese a sfiorarsi le parti intime mentre con l’ altra cercava sempre di toccare Giulio, che però lentamente si allontanava da lei. “Hai trovato la causa, Lisa?”, le domandò severo, e un palpito d’ angoscia la assalì assieme al piacere, non avrebbe saputo come rispondergli. Con l’ altra mano cercò in modo frenetico la pratica richiesta, ma tra tutta quella confusione le era quasi impossibile e perdipiù ora la scrivania sembrava ondeggiare. Le carte cominciarono a svolazzare via e il tavolo ora traballava in modo furioso, presa dal panico si aggrappò ai bordi della scrivania e chiuse gli occhi, si sentiva quasi perduta e pensava che certo sarebbe stata sbalzata giù. Anche la sensazione di freddo aumentava, e dopo una lunga corsa sentì il suo corpo perdere contatto con la materia e si ritrovò a terra, nella campagna. Alzò il capo e si trovò di fianco a un gigantesco cavallo di marmo bianco, e quando appurò che era immobile la sua angoscia svanì, anche perché si rendeva ...
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