1. Michela e Silvia in un gioco bondage


    Data: 13/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Lesbo Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster

    ... cercava di entrare tra le pieghe del reggiseno per saggiare la consistenza della sua sollecitazione mammaria. Giulio le si avvicinò e lei notò che Silvia gli aveva passato il frustino….anzi no ora erano due, si erano moltiplicati! “In quanto a lei imputata, ha qualcosa da dire a sua discolpa?” Michela lo guardò e non riuscendo a celare una piega di un sorriso chinò il capo: “Mi dichiaro colpevole, signori della corte.”“Mi dichiaro colpevole, signori della corte.” Che frase grottesca le era uscita , e le sarebbe scappato da ridere a pronunciarla se non fosse stata in quel frangente dominata da una altra preoccupazione, quella di un incombente piacere. Ma ormai da qualche minuto la sua natura razionale aveva ampiamente derogato il controllo della sua mente e del suo corpo a quel potente elisir che produce il nostro istinto quando è stimolato nei suoi punti più sensibili. Era scivolata dentro in quel loro gioco opponendo dapprima un certo scetticismo, poi cercando di opporsi in un modo abbastanza prevedibile ma mai contrastandolo in maniera netta. Si era divertita molto di più a saggiare le sue capacità di lettura di quel diversivo quotidiano. Ora era stata sorpresa dalle sue stesse reazioni, e si sarebbe poi domandata come mai troppo spesso le persone si ostinano a rifiutare le situazioni che poi si dimostreranno per loro le occasioni più deliziose per conoscere il proprio lato nascosto.Nascosto da chi e cosa poi? Ma certo, la risposta la sapeva! Tutto ciò che rappresentava ...
    ... per le persone uno strumento di liberazione dagli incubi quotidiani era da sempre stato messo all’ indice dall’ etica, dalla morale sedimentatasi in secoli e millenni di storia ad uso e consumo di una casta dominante. Il piacere secondo questa imperitura casta era qualcosa da standardizzare secondo regole che si adattavano alle esigenze della mediocrità, perché solo in questo modo la mediocrità stessa di chi dettava queste regole non ne sarebbe stata messa in cattiva luce. In fondo si trattava dell’ eterna lotta tra l’ amore e l’ odio, e non tanto tra il bene e il male come poi venne a sostenere qualcuno. L’ odio è figlio primigenio dell’ invidia, e nessun argomento umano è capace di destare maggiore astio e risentimento che la mancante capacità di dare e ricevere piacere.Invece il bene e il male convivono in ciascuno di noi, ed armonizzarli al nostro interno è l’ unica prova di moralità possibile. Armonizzarli, non separarli per distruggerne uno dei due a seconda delle convenienze del momento.Ma queste riflessioni Michela le avrebbe certo fatte in un momento successivo, nelle sue tarde serate alle prese con l’ imminente sonno quando la sua razionalità era nel momento più alto di unione con la sua capacità immaginativa. Ora gli unici pensieri su cui voleva focalizzarsi erano che lei era lì, mezza stravaccata su una poltroncina in similpelle con le gambe allungate e divaricate e una mano che non ne voleva sapere di sganciarsi dal suo sesso sempre più famelico di emozioni. Prese ...
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