1. Michela e Silvia in un gioco bondage


    Data: 13/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Lesbo Autore: andreaeffe77, Fonte: xHamster

    ... suoi primi gradini di aspirante avvocatessa. Ma era davvero una mano maschile quella che finì di slacciarle l’ ultimo bottone e le scostò delicatamente di lato la camicetta? Non avrebbe saputo dirlo con nessuna certezza, ma sapeva anche che le importava ben poco di chi fosse quella mano finchè le avesse dato percezioni epidermiche così gradevolmente graffianti. Sentì un brivido caldo sull’ addome nel sentirsi liberata da uno dei tanti soavi vincoli a cui era in quel momento sottoposta. “Uhhh gaudentemente delizioso, non trovi cara?”, disse lui rivolgendosi alla sua compagna. “Si Michela questa volta ha superato sé stessa in buon gusto, dovrai assolutamente dirmi dove hai trovato quel reggiseno cara.”. Stavano ammirando il suo pezzo forte di quel giorno, aveva deciso di indossarlo quella mattina quasi presagisse senza reali motivi di poterlo far ammirare a qualcuno. Era un reggiseno di pizzo rosato, con interno sfoderato e si intonava splendidamente con il suo incarnato chiaro. Le piaceva sempre di più sentirsi al centro del ring, essere osservata e desiderata per la sua sensuale bellezza e la sua eleganza in un modo che non credeva di poter mai sperimentare. I suoi capezzoli svettavano ora in mezzo alle grandi aureole dei seni, erano talmente sollecitati che pareva volessero bucare il delicato tessuto intimo che li comprimeva. Avvertì l’ estremità del suo seno lambita da qualcosa di leggero che si insinuava attorno al capezzolo, e la sua bocca non seppe trattenere un ...
    ... sorriso di traverso da cui uscì un lungo gemito. Le gambe ripresero a roteare e a sollevarsi senza freni inibitori, il piacere ora le stava affluendo verso sud con un’ intensità di una tempesta tropicale. “Bastardi hmmmm…..finirete col farmi delirare, perché lo fate….hmmmm….” “Caro credo che l’ imputata voglia interrompere questo processo sai?”, disse Silvia sorridendo verso di lui. Prima che potesse ribattere fu Michela a replicare: “No….no non smettete ora, ve ne prego signori……hmmm…..è già così in fase avanzata il tormento che mi state infliggendo ora che interromperlo sarebbe un delitto.” Percepì due dita sganciarle il ferretto del reggiseno. “Hai visto tesoro, Michela non diceva sul serio. Ella è certo consapevole di quanto giusta, e a quanto pare gradita sia la pena che le stiamo regalando.”, disse Giulio mentre Silvia le si avvinghiava attorno alle gambe baciandolo sul collo e sul petto. “Si se questo processo è inevitabile vi chiedo almeno che vada fino in fondo….sono disposta a scontare la pena che deciderete di infliggermi ma non fermatevi ora, non resisterei……..” Dopo qualche attimo in cui li sentiva amoreggiare a due passi da lei fu di nuovo il silenzio, e di nuovo dopo il silenzio quella sensazione sulla pelle. Ora i frustini erano due, e roteando lentamente attorno a ciascun seno ne raggiungevano il centro sopraelevato, stimolandolo con la lingua biforcuta e facendolo ballare nell’ incavo, solleticandolo e imprigionandolo alternativamente. Michela ora gemeva in modo ...
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