“nell’ anima di una donna..”
Data: 14/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Michelangelo69
... incontrarsi, ero reticente..lo volevo ma temevo il suo giudizio, anche se nessuno meglio di lui a quel punto poteva capirmi alla fine accettai e malgrado i timori, i dubbi trovai il coraggio di presentarmi all’ appuntamento.. quando lo vidi, quando i nostri occhi si incrociarono più delle parole ricordo l’ abbraccio forte sentito e sospirato per entrambi.. rotto il ghiaccio con un’ aperitivo il desiderio crescente di dare vita a quel che avevamo solo immaginato ci portò in una camera d’ albergo, baciandoci ci siamo spogliati di tutto..vestiti, dubbi e paure.. inibizioni … ricordo anzi non dimenticherò mai come mi succhiava i seni, mordendoli con tatto attorno ai capezzoli, sentivo con il suo petto sul mio il suo cuore caldo pulsare frenetico in simbiosi con il mio.. il suo odore di maschio, quel magico insieme di muschio selvatico, sudore desiderio e passione che m’ inondava le narici e stordiva i sensi, ricordo come in ginocchio davanti a lui l’ ho preso in bocca trasformandolo in marmo puro per poi aprirmi rigirata sulla schiena e riceverlo in tutto il suo splendore.. non la mia mano stavolta, non un surrogato, ma il suo uccello caldo e duro per un tempo parso interminabile.. mentre lo ricoprivo di complimenti, insulti e volgarità di ogni tipo mentre mi sentivo donna dopo tanto tempo, nel corpo come nell’ anima!!
Mi ha presa ripetutamente sempre con rinnovato vigore.. pecorina, candela, missionario sul fianco alternando frenetici momenti di penetrazione con lente ...
... attenzioni al mio corpo spossato di piacere.. desiderandomi ovunque, quasi con un sussurro accostando la sua bocca al mio orecchio e le dita della mano all’ ano mi ha fatto intendere quanto sognava penetrarlo, con lo sguardo basso perché non vedesse il mio desiderio ed un sorriso gli ho risposto..
Cielo che verga!!
Mi sentivo penetrata da un bastone lo sentivo affondare tra le mie natiche con un desiderio pari ad una furia.. gemevo di dolore e piacere mai avevo provato tanto, le sue mani sulle mie tette sballottate dai suoi colpi dentro di me.. mani che si spostavano rapide fino al mio sesso grondante di piacere con me sfinita che accoglievo il suo seme caldo tra i miei glutei.. esausti dai sensi siamo rimasti abbracciati per ore mentre lui mi coccolava..
Abbiamo parlato a lungo, quel giorno ed in seguito al telefono e via chat di noi delle nostre vite, impegni , responsabilità.. di come non potessimo sottrarci a ciò che eravamo malgrado il desiderio che ci spingesse a cercarci.. ci siamo rincontrati in macchina rubando un po’ di tempo a noi stessi, ai nostri impegni alle nostre famiglie.. ricordo l’ ardore delle sue mani sfilandomi le mutandine, il tocco morbido della sua mano sul mio sesso bagnato solleticandomi il pube “… ti voglio..” gli ho detto aiutandolo a spogliarsi, come due ragazzini in auto con la paura di essere visti, l’ eccitazione del momento della situazione vivendo quell’ attimo fugace che nulla a che fare con la posizione che socialmente occupo, da madre ...