1. Gaia - “L’innocenza della nostra perversione”


    Data: 15/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scopertaeros69

    ... collaterale, pur non essendosi promesso fedeltà alcuna, cominciarono ad avere occhi solo l’uno per l’altra, certo avevano fantasie che coinvolgevano altre persone, e certo prima o poi avrebbero sperimentato, ma sarebbe stato un di più per “loro” e mai un di meno per uno soltanto. Per Gaia tutto questo era strano, mai avrebbe pensato alla sua età di raggiungere uno simile status mentale, figuriamoci scoprirsi torrida e così disponibile per un uomo. Certo...era nata come sub e tale era la sua condizione mentale, nelle loro prime timide sessioni non avevano neppure concordato una safeword, errore imperdonabile, ma lui era stato capace di fermarsi al momento giusto con suo semplice “basta” pronunciato da lei, ne troppo prima ne dopo il momento opportuno. Era arrivata a lui vergine analmente, e da lui privata di questa condizione, in modo perfetto, tale da chiedersi non come mai non avesse provato precedentemente con altri partner, ma perché non si fossero incontrati prima. Lui era sempre molto attento ai suoi bisogni, al suo piacere, prevenendo spesso i suoi dubbi e facendola sentire donna come non le succedeva da tempo, anche se dalla loro prima volta era passato solo qualche mese. Si erano pure fatti una promessa, che certo avrebbe fatto sorridere molti, nessuno dei due avrebbe mai chiesto all’altro il permesso per prendersi il proprio piacere, una sorta di patto apparentemente insensato e forse pure un bel po’ imprudente,: il risultato fu che a letto si accoppiavano ora ...
    ... come gatti in calore, ora come i più teneri degli amanti in una sorta di continuità intervallata in modo imprevedibile. Qualcosa le mancava si… non il sentirsi desiderata, le bastava intercettarne lo sguardo di lui per sentirsi desiderata, le mancava altro, il bruciare della carne contro il cuoio, la costrizione delle corde, le bollenti lacrime della cera e il sentirsi sua anche una sorta di oggettificazione da entrambi voluta. Dopo le prime volte si era apparentemente disinteressato al suo culo, si era accorto che lei aveva forti difficoltà a rilassarsi per accettarlo dentro di sé anche lì, era stato doloroso quasi sentire, ma nel contempo aveva goduto e si era bagnata oscenamente ogni volta. Tornando alla mattina si era alzata dal letto per andare in bagno a darsi una sistematina e fare una doccia, mentre lui sul letto ancora, stava scorrendo le pagine del tablet. Si guardò allo specchio, aveva un po’ d’occhiaie dovute al poco sonno e alle estenuanti maratone sul letto a cui entrambi si erano sottoposti, in una sorta di fanciullesca sfida a “chi avrebbe fiaccato prima l’altro” in 69 di durate olimpioniche. Raccolse le mani a coppa sotto il getto di acqua fresca che sgorgava dal rubinetto, e poi si chinò per portarle al viso; il contato con l’acqua fredda le diede una scarica, mentre alcune gocce schizzavano contro i seni nudi, ripetè nuovamente il passaggio altre due volte e quando finalmente rialzò il viso allo specchio si accorse che lui le era dietro. Non ebbe il tempo di ...