1. Sull'autobus


    Data: 15/02/2018, Categorie: Etero Autore: Farfallapazza

    ... fermata successiva i ragazzi dietro di noi scesero, pensai che ci saremmo potuti allargare più comodamente, ma la massa di gente salita dalle porte centrali ci fece arretrare ancora, così che io e il mio misterioso ragazzo non potemmo far altro che sistemarci sugli scalini, io su quello superiore, lui su quello dietro, l’ultimo prima della porta. Che rabbia! Proprio ora che il gioco s’era fatto così interessante! Fino a quando il mezzo non si rimise in moto non sentii alcunché, solo il suo torace sempre appoggiato alla mia schiena e così fino a quando non facemmo un altro centinaio di metri e ci dovemmo fermare a causa del traffico infernale. Fu a quel punto che, senza che proprio me l’aspettassi, sentii una mano accarezzarmi una gamba, la destra, proprio sotto l’orlo della gonna. Mmmmmmmm! Che sensazione incredibile! La sua mano era calda, morbida. Si appoggiò inizialmente poco sopra il ginocchio, ma lentamente la sentii spostarsi verso l’interno coscia e poi salire… lentamente. In quel momento ero scossa dai brividi… una scarica elettrica continua mi saliva da quei lembi di pelle alla schiena e lungo la colonna vertebrale, fin al cervello. Incominciai a sentire un certo calore al viso e al torace; dovevo essere rossa come un peperone. Naturalmente però non potevo darlo a vedere, così continuavo a starmene immobile, scrutando con la coda dell’occhio se qualcuno poteva accorgersi di qualcosa, ma, con mia grande felicità mi accorsi presto che nella nostra posizione era ...
    ... impossibile che qualcuno potesse vedere alcunché. Mentre mi arrovellavo al mente con tutti quei pensieri, intanto, il ragazzo aveva continuato la sua operazione e pian piano, scorrendo la pelle morbida e vellutata delle cosce, era arrivato fin all’altezza del perizoma. I suoi movimenti erano calmi, tranquilli. Anche lui doveva trovarsi nella mia stessa situazione e non poteva che agire con prudenza se non voleva che qualcuno ci scoprisse. Sentivo però che, messo com’era incontrava difficoltà a farsi largo con le dita, ciononostante continuava a premere a lato del perizoma, cercando di scostarlo e giungere alla meta tanto ambita. Per agevolargli il compito scostai leggermente le cosce e così, in un battibaleno, percepii le sue dita spostare lateralmente il pezzetto di stoffa e premere leggermente contro le mie labbra che, ripiene di umori caldi come dovevano essere, si schiusero immediatamente, lasciando penetrare al mio interno un corpo affusolato e liscio… Mammmmmmmm… indimenticabile! La sensazione della tua figa che si riempie è una sensazione unica, impossibile da spiegare.. Anche se si trattava solo di un dito, mi sembrava di essere penetrata da un gigante: i miei sensi erano così recettivi, caricati com’erano da quella situazione elettrizzante, che lo sentivo distintamente muoversi dentro di me, mentre l’altro rimaneva fuori, a strofinarsi contro le mie labbra morbide e il mio clitoride che più sensibile non poteva essere. Era incredibile, mi dovevo mordere le labbra per non ...
«1234...7»