Sull'autobus
Data: 15/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Farfallapazza
... male? - No, no… solo un po'… - farfugliai, gli occhi sbarrati, impaurita e in cerca di una scusa. Poi una mano, da dietro, mi cinse la vita e mi tirò a sé, indietro - Non si preoccupi, è solo un po' di affaticamento – Sentii intervenire il mio misterioso amante – Giornata dura oggi… e poi con sto tempo, tutta questa umidità… - e sorrise all’uomo - Si… giornata molto dura… - aggiunsi finalmente, sorridendo anch’io all’uomo, che a queste nostre parole si voltò nuovamente. Spossata da quella esperienza incredibile mi appoggiai finalmente al torace del ragazzo, le braccia ciondoloni lungo i fianchi. Solo in quel momento mi accorsi che anche lui si era sfilato da dentro di me e mi teneva a se, abbracciandomi all’altezza della vita. Senza che ci scappasse una parola rimanemmo in quella posizione, io sempre a testa bassa per evitare che qualcuno s’accorgesse del mio fiatone, fino a che non arrivammo, dopo un paio di minuti alla stazione di Porta Nuova. Fu a quel momento che finalmente mi voltai e potei osservare il mio amante di quel pomeriggio. Era un ragazzo poco più giovane di me, vestito elegantemente con una giacca di seta cotta blu e una camicia azzurra. Mi fissava sorridendo, due occhi chiari in un viso da ragazzo, i capelli mossi castani. I nostri sguardi si incrociarono per quell’attimo che sembrò durare un eternità, poi si voltò anche lui e, aperte le porte, scendemmo entrambi… Ora, se riuscirò a convincere il mio amico a continuare il racconto, potrete sapere come andò a finire quella giornata indimenticabile Se invece i miei tentativi per convincerlo non andranno a buon fine, se la lettura v’avrà eccitato, non vi resterà, miei cari lettori e lettrici, che immaginarlo con la vostra mente. Per ogni curiosità, scrivetemi a farfalla.pazza@outlook.it: se vi dimostrerete seri e intelligenti, sarà mio enorme piacere rispondervi. A presto