1. La champions


    Data: 16/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: bsxmagenta

    Stavo svolgendo il mio solito allenamento in piscina. Ormai erano circa 3 mesi che mi ero iscritto e seguivo il corso con gioia. Soprattutto per quelle volte che mi vedevo con Giuseppe o Marco e gli facevo dei pompini stupendi. Purtroppo non tutte le volte riuscivamo ad appartarci.
    
    Seguivo le lezioni 2 volte alla settimana e in 3 mesi avrò "incontrato" i miei istruttori 3 o 4 volte. Adoro spompinarli e non credevo che sentire i loro cazzi in bocca mi potesse piacere così tanto.
    
    Finisco il mio allenamento un'po prima oggi perché stasera devo uscire con la famiglia per andare a cena fuori; tradotto: stasera niente pompino purtroppo. Esco dalla vasca e prima di andare alle docce mi avvicino a Marco e lo saluto dicendogli che ci saremmo rivisti alla prossima lezione. Mi sarei organizzato per arrivare tardi e restare nelle docce con lui. "No, non ci sono. Resto a casa per vedere la partita di Champions" mi risponde lui.
    
    Nooooo! che peccato. Avevo proprio voglia. Ma mentre pensavo questo, mi viene in mento di giocarmi una carta. "Davvero? E' dopodomani la partita?" chiedo io con aria incredula.
    
    "La vorrei vedere anche io ma purtroppo non ho l'abbonamento al canale satellitare a casa".
    
    Al che Marco mi guarda con aria maliziosa e mi chiede se voglio andare da lui a vederla. "Poi dopo la partita ordiniamo una pizza; a proposito, dovrebbe esserci anche Giuseppe", mi dice sorridente.
    
    DRIIIIIIIN!!!
    
    Suono al citofono all'indirizzo e all'orario che mi aveva dato. Salgo ...
    ... i gradini a due a due e sono davanti alla sua porta, busso e mi apre. "Ciao". "Ciao" mi risponde lui. Giuseppe era già li e mi viene incontro salutandomi. Guardo i miei "amici" e, ora che ci penso, è la prima volta che li vedo vestiti. Sono boni anche così. Entrambi in jeans e t-shirt e scalzi. "Dai, entra e togli le scarpe anche tu", e così faccio.
    
    "Che bella casa" dico io.
    
    "Grazie" risponde Marco. "Ci abito con mia sorella; lei va all'università. Stasera l'ho spedita dal suo ragazzo cosi noi stiamo tranquilli e lei si farà di certo scopare troia com'è".
    
    Inizia la partita; ci sediamo tutti sul divano e io mi metto in mezzo a loro.
    
    Alla fine del primo tempo la nostra squadra sta perdendo per 1-0 e il tifo che facevamo era quasi da stadio. Io facevo finta di essere tifoso perché a me di calcio non me ne frega niente.
    
    Io ero lì per altro.
    
    Comincia il secondo tempo e dopo circa 15 minuti chiedo a Marco se potessi andare in bagno. "Vai pure, è la porta dopo la camera di mia sorella".
    
    Dopo essermi dato una rinfrescata in bagno, mentre stavo tornando verso il salotto, noto che la porta della camera della sorella di Marco era socchiusa e timoroso la apro.
    
    Una stanza in disordine con vestiti in giro, scarpe di qua e di la, libri dappertutto, ma quello che attirava la mia curiosità è che sul letto c'era dell'intimo buttato li alla rinfusa.
    
    In salotto la partita aveva talmente preso i miei amici che non badavano a me e quindi decido di entrare.
    
    Scarpe con ...
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