-
La champions
Data: 16/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: bsxmagenta
... il tacco, vestitini, abiti in genere; stavo toccando tutto. Sul muro c'era appesa una foto della ragazza; magra, non sembrava essere alta, molto carina e con uno sguardo di chi la sa lunga. Prendo in mano un vestitino nero elasticizzato e molto corto; sul letto delle mutandine buttate lì. Ne prendo una in mano. Un perizoma nero di pizzo molto sexy, un altro di quelli che dietro hanno solo una stringa sottile e uno ancora con l'elastico trasparente e un triangolino piccolissimo davanti. Deve essere una bella troietta la ragazza, penso tra me. Ad un certo punto mi viene voglia di provare quello splendore. Guardo in salotto; Marco e Giuseppe si abbracciano perché la nostra (loro) squadra ha pareggiato e non pensano a me. Mi spoglio completamente con il cuore che batte all'impazzata per la paura di essere scoperto e comincio ad indossare un perizoma e poi un altro e poi un altro ancora rimirandomi davanti allo specchio. Bellissimo, pensavo guardando la mia immagine riflessa. Ne indosso uno bianco che risaltava sulla mia pelle abbronzata dalle innumerevoli lampade che faccio, e la cosa mi stava eccitando. Decido di indossare il vestitino nero che avevo visto prima. Mi calzava a pennello; stretto e aderente che fasciava le mie forme affatto mascoline e talmente corto che arrivava proprio appena sotto ai glutei. I miei capelli chiari e lunghi mi davano un aspetto .........ero proprio una femmina. Ero eccitato dalla situazione e sento provenire dal ...
... salotto un altro urlo; la nostra (sempre loro) squadra aveva fatto un altro gol e la partita finiva lì. Marco e Giuseppe felicissimi per la vittoria, si erano proprio dimenticati di me. "Grandissima vittoria" ha detto Marco. "Dai, festeggiamo" risponde Giuseppe. A quel punto decido di fare la pazzia e vestito in quel modo, vado in salotto. "E allora festeggiamo" dico io in piedi davanti a loro. Stupore e incredulità dipinta sui loro volti. Mi guardavano incapaci di dire una parola. "Ehy, ragazzi. Sono io, Andrea". "Ma .....ma....! ma che cazzo ...." farfugliavano loro. Avevo paura che si incazzassero, specialmente Marco perché avevo violato l'intimità della camera di sua sorella e per giunta indossavo il suo vestito. "Ma sei una figa pazzesca" dice Giuseppe. "Fatti vedere per bene, cammina qui davanti a noi". Faccio dei passi avanti e indietro come se stessi facendo una sfilata di moda e, dopo essere passato qualche volta davanti a loro rigirandomi tutto, mi siedo sul divano in mezzo a loro. "Allora ragazzi, si festeggia o no?" dico io e allungo le mani sui loro pacchi. "La troietta ha voglia di cazzo a quanto pare" dice Marco; "e noi glielo daremo" risponde Giuseppe. In men che non si dica si spogliano completamente e si risiedono. I loro cazzi duri svettano verso l'alto. Li prendo in mano; uno alla mia destra e uno alla mia sinistra e comincio a segarli piano. Li sento caldi e duri nelle mie mani e facevo su e giu su quelle ...