L'occasione rende l'uomo ladro
Data: 17/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: kakashi90
... ma altrettanto efficace frase: "Vieni qui, lo voglio dentro".
Umberto sentì come uno schioccare di dita e in quel momento qualcosa in lui cambiò. Tre passi lo separavano da quella donna, dal godimento, dal piacere mai del tutto assaporato.
Primo passo. Ripensò al padre che lo aveva messo al mondo ma che lo ripudiava come se fosse spazzatura
Secondo passo. Maria, non lo aveva mai accontentato sessualmente. Era frigida. E mai e poi mai l'aveva toccato più del necessario. I loro rapporti si riducevano a brevissime scopate una volta al mese. E comunque non lo eccitava nemmeno un poco.
Terzo passo. Aveva la cappella a 10 cm dalla fica di Sabrina. Tutto quel turbine di pensieri si risolse in un unico pensiero. FOTTETEVI TUTTI!
S'impossessò dei fianchi di lei con le sue possenti mani e come a concentrare tutta la rabbia, la vergogna, il riscatto, l'orgoglio nel suo enorme cazzo prese a sbuffare come un toro e spinse la sua cappella ormai al massimo dell'espansione nella fica di lei. Spingeva in modo lento ma regolare, lui non poteva vedere, ma la faccia di Sabrina si fece rossa per la sensazione mai provata ma che non disdegnava, anzi. Nonostante sentisse di essere aperta più del dovuto e che le sue pareti venivano violate era concentrata ad avere un respiro sufficiente a non svenire dal godimento.
Umberto una volta affondato tutto il bastone dentro la ragazza stette qualche secondo ad aspettare poi lo tirò fuori per metà e cominciò a fotterla. Per davvero questa ...
... volta. Era partito ormai, non pensava alla ragazza davanti a lui ma solo alla sua fica e al godimento che gli procurava. Stava dando fendenti sempre più profondi e potenti sentendo il cazzo strusciare contro le pareti della ragazza. La stava devastando e lui non accusava nessuna fatica, stava scaricando tutto l'arretrato di eccitazione mai sfogata.
Per Sabrina non era la prima volta che finiva le serate in quel modo. Ma le altre volte era lei il cacciatore e le sue prede finivano per venire velocemente, alcuni senza nemmeno penetrarla. In quel momento invece si sentiva inerme, le mani di Umberto la tenevano piantata in quella posizione e il peso di lui era troppo per poterlo fermare. Avrebbe voluto dirgli di rallentare per farla riposare un secondo ma le parole le si spezzavano in gola ogni volta che la cappella le arrivava fino alla cervice facendole arrivare una scossa dalla fica fin alla punta dei piedi, delle mani e del cervello. Mentre pensava questo le arrivò l'ennesimo brivido e...
Il Gigante era preso ancora dal suo martellare quando senti la ragazza tremare sotto di lui, gemere in modo sconnesso, e avvertì contemporaneamente di essere bagnato sul cazzo dove il preservativo non arrivava fino a metà della coscia. Mentre cercava una spiegazione plausibile Sabrina cedette sulle gambe e cadde a terra dove con ultime forze riuscì a girarsi e ad appoggiarsi al muro con la schiena. Aveva le gambe ancora divaricate, la fica arrossata, le gambe completamente bagnate del ...