1. Focus


    Data: 17/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Cuckold Autore: Dark_Ghost

    ... scrivania, si sfiorò il sesso con le dita. Era davvero un lago, e il desiderio la stava infiammando sempre di più, sarebbe impazzita se non avesse goduto. Anche così, andava bene anche così... scivolò più in basso sulla sedia, prendendo a sgrillettarsi, mentre Greg del racconto insultava la sua donna. Era avvilente che i maschi si eccitassero a leggere del degrado di una donna... ma era tutto finto, in fondo... e così eccitante... bastarono pochi movimenti perché venisse, e sentisse il piacere bagnarle copiosamente le dita.�La porta si aprì e Piero rimase fermo sulla soglia a guardarla, con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta. I profondi occhi scruti increduli ma già preda dell'eccitazione.Elenoire lanciò un urletto e si ricompose, avvampando. Non sapeva che dire. Non si era mai masturbata in ufficio.�Oddio che... imbarazzo... non so cosa...� mormorò sentendosi malissimo. Imbarazzata. Esposta.Piero chiuse la porta con un calcio. �Ho sempre immaginato, sai, di entrare in ufficio e di trovarti così� disse con la voce roca, ficcandosi le mani in tasca.�Non... non è come credi. Stavo... mi era andato fuori posto lo slip� blaterò lei con le guance in fiamme.�Ti stavi masturbando... e io credevo di sognare. Ti prego, continua...� disse lui deglutendo, il labbro inferiore che tremava.Elenoire poteva vedere il desiderio dell'uomo, non solo nella sua espressione, ma anche dal rigonfiamento dei pantaloni. Si sentì lusingata. Lei era il suo sogno segreto? Magari la pensava ogni ...
    ... tanto... magari si segava quando lo faceva.Sentì un'ondata di adrenalina irrorarle il corpo. �Chiudi la porta a chiave� si sentì dire.Piero lo fece senza proferire parola. Poi si allentò la cravatta. Fissandola.Elenoire tornò a infilarsi la mano fra le cosce, reclinando il capo indietro. Enfatizzando i gesti, mugolando anche quando non avrebbe mai mugolato.�Cristo, Elenoire... mi fai morire� disse Piero avvicinandosi, mentre già si slacciava i pantaloni con gesti impazienti e concitati.Senza dire nulla le porse il cazzo da leccare, era turgido e congestionato, quel cazzo la voleva, e Piero la voleva e lei voleva tutto quanto. Le sue inibizioni si sgretolarono dinanzi al quel desiderio pulsante. Iniziò a leccarlo per poi prenderlo tutto in bocca, assaporandone la serica consistenza sul palato. Godendo nel farselo scivolare fino in gola, a solleticarle le terminazioni nervose, sbavando leggermente, nell'impeto della passione. Non si era mai lasciata andare così tanto, ma quello era solo sesso. Era quello di cui aveva bisogno in quel momento. Puro e semplice sesso, senza temere di fare qualcosa di sbagliato o di osare troppo. Di sembrare una poco di buono.�Oddio sì, Elenoire, mi fai morire... ho sempre sognato che mi facessi un pompino!�Il piacere la sferzò come una scudisciata. La voleva, la voleva disperatamente. Era appagante saperlo, sentirglielo dire.Poi lui la prese e la sollevò di forza, facendola sedere sulla scrivania, le sfilò i pantaloni con un gesto potente, quasi ...
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