1. Il weekend di fuoco con nadia


    Data: 18/02/2018, Categorie: Etero Autore: sense40

    ... impazienti di incominciare la serata...
    
    Ci chiudemmo dentro e prendendo Nadia per i fianchi la spinsi con delicatezza contro il muro, iniziando a leccarle il collo, le orecchie, e le labbra profumate.
    
    Intanto lei mi aveva allentato la cintura e la sua mano era già corsa nei miei slip per prendere il mio cazzo duro e tastarne la consistenza.
    
    Le proposi allora di non essere impazienti ma di rendere la serata più piacevole, magari iniziando con un bagnetto caldo nella vasca ad idromassaggio che con sorpresa avevamo trovato nel nostro bagno!
    
    Riempii la vasca e spogliai lentamente Nadia, non prima di averle baciato con calore la passerina mentre le sfilavo gli slip.
    
    Lo stesso trattamento toccò a me, quando mi prese in bocca l'uccello per una fugace leccata mentre le mie mutande volavano via.
    
    Ci infilammo nella vasca uno da una parte e una dall'altra e ci godemmo per un po' il benefico massaggio che le bollicine d'aria ci offrivano.
    
    I suoi piedini che avevo ai lati delle braccia, erano un invito allettante per me.
    
    Ne presi uno e accostandomelo alla bocca, incominciai a massaggiarlo, a baciarglielo delicatamente, non senza di tanto in tanto leccarle le dita...
    
    Sembrava apprezzare non poco il trattamento a giudicare dai suoi piccoli lamenti che sfuggivano da quelle labbra sottili ma estremamente invitanti.
    
    La mia lingua ogni tanto correva dal piede al polpaccio e tornava indietro, quasi come una promessa alla destinazione che attendeva, ossia quel ...
    ... triangolino scuro ed impertinente che si stagliava in mezzo alle sue cosce.
    
    Il bagno durò una buona mezz'ora, mentre non ci risparmiammo in piccoli preliminari, ora il mio piede tra le sue cosce, ora i suoi piedini attorno al mio cazzo, e così via.
    
    Uscimmo allora dalla vasca davvero infoiati, io col mio bastone durissimo e desideroso di infilarsi in quella fighetta profumata.
    
    Anche lei, dallo sguardo, si vedeva che era ad un passo dall'orgasmo.
    
    Ci asciugammo reciprocamente con cura, indugiando sapientemente nelle parti intime, e prendendola in braccio la trascinai sul letto.
    
    Mi fiondai sui suoi capezzoli eretti e duri, e li leccai con avidità.
    
    Mi chiese allora di prenderli tra i denti e di morderli e così feci, alternandomi tra le due tette.
    
    Ripresi a giocare con la mia lingua sulla sua pelle, scendendo verso l'ombelico e ancora più giù fino ad arrivare sul suo monte di venere e da lì spostandomi sulle cosce frementi dal desiderio.
    
    Non volevo correre subito sulla sua figa, ma volevo che il suo piacere si acuisse e così passavo la lingua dalle cosce al ventre, stando ben attento a non sfiorarle le labbra, né tanto meno il clitoride.
    
    Si vedeva che quasi soffriva, se ad un certo punto prendendo la mia testa tra le mani, me la portò a forza in mezzo alle cosce e mi costrinse a trovarmi la passera sotto il naso.
    
    Un profumo inebriante mi colpì, forte abbastanza ma gradevole, e fu quindi facile prendere il suo bottoncino tra le mie labbra e succhiarlo con ...