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Il weekend di fuoco con nadia
Data: 18/02/2018, Categorie: Etero Autore: sense40
... l'invito e mettendole le gambe sulle mie spalle, spinsi con forza in quella figa così oscenamente aperta sotto di me. Spinsi così per parecchi minuti e quando mi cominciò a mancare un po' il fiato, le chiesi di mettersi in ginocchio e accovacciarsi perchè volevo prenderla da dietro per riprendere un po' fiato. Mi misi in ginocchio e posizionando il cazzo all'altezza delle sue belle chiappe spinsi sul suo buchino posteriore. Mi offrì inizialmente un po' di resistenza ma presto, lubrificandolo ogni tanto con gli umori che continuavano a colarle dalla figa, riuscii a infilarglielo fino in fondo. Mi chiese di fare piano perchè non aveva avuto molte occasioni per prenderlo di dietro, ma con me avrebbe voluto recuperare il tempo perduto, Le feci sentire tutti i miei venti centimetri di carne dentro e alla fine i miei sforzi furono premiati, quando il mio orgasmo arrivò mentre ero dentro il suo culetto morbido. Sborrai dentro di lei con forza, e mentre lo facevo notai come anche lei stava godendo con tre dita infilate nella figa ormai fradicia. Fu un orgasmo intenso e ...
... lungo e arrivò nello stesso tempo per entrambi. Facemmo davvero fatica a non gridare perchè rischiavamo davvero di farci sentire da tutti. Ci accasciammo quindi stanchi sul lettone uno tra le braccia dell'altra, con le gambe intrecciate, scambiandoci delicate coccole sulle labbra. La vacanza andò avanti così, alternando i pasti a piccole passeggiate e a scopate furiose che dal letto passarono alla vasca ad idromassaggio. Domenica sera ci mettemmo in auto per tornare nella nostra città, e Nadia non potè fare e meno di complimentarsi con me per la mia bravura col mio uccello, ma in particolare con la mia lingua, visto che raramente i suoi oocasionali amanti erano riusciti a farla godere solo con la lingua. Ammise che avevo una dote particolare a trovare i suoi punti nevralgici e proprio in quel momento mi confessò che il weekend passato con me l'aveva portata a desiderare una cosa che prima di allora non aveva mai preso seriamente in considerazione. Mi parlò quindi di una sua cara amica, bisex, di nome Gianna... Ma questa è un'altra storia! Continua... per commenti