Il weekend di fuoco con nadia
Data: 18/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sense40
... voracità.
I suoi gemiti erano aumentati di intensità, tanto che temevo ci sentissero da fuori, ma mi posi il problema solo per pochi attimi.
Le infilai quindi un dito tra le piccole labbra e spinsi dentro con facilità, in quel buco pieno zeppo di umori profumati.
Poche spinte e un orgasmo squassante la colpì, con violenti movimenti del bacino che mi rendevano quasi difficile continuare a pastrugnare colle mie dita dentro la figa.
Non era abbastanza per me quindi distendendomi sul letto le chiesi di posizionare il suo culo sul mio viso e di dedicarsi un po' anche al mio uccello.
Ci mettemmo quindi nella classica posizione del 69, con le sue chiappe dilatate in bella vista davanti ad i miei occhi.
Tornai allora a dedicarmi alle sue intimità, dandogli piccoli morsetti sulle cosce, e sui glutei, per poi finire ancora una volta con la lingua sulla sua figa.
Leccavo con intensità, dedicandomi stavolta un po' di più al “Lato b”, quindi al buchetto posteriore che con voluttà solleticavo con la lingua.
Nello stesso tempo lei dopo aver giocato con la lingua su tutta la lunghezza del mio cazzo, se l'era preso in bocca succhiandolo avidamente.
Ci sapeva fare di brutto, la tipa, succhiava e leccava, leccava e succhiava, mentre la mia resistenza si assottigliava.
Ad un tratto non resistetti e le schizzai dentro una serie infinita di fiotti di sperma.
Lei non si sorprese più di tanto e bevve tutto senza sprecarne una goccia, poi pulì ben bene la cappella ...
... e girandosi mi fece assaggiare la mia sborra dalle sue labbra.
In quella posizione la feci appoggiare sul mio uccello e con un colpo solo mi infilai dentro di lei strappandole un gridolino.
Spinsi con delicatezza inizialmente, ma ben presto accelerai il ritmo, mentre i suoi capezzoli si sfregavano piacevolmente con i miei.
Nel frattempo avevo anche provveduto a provare ad infilarle un dito nell'ano e dopo pochi tentativi ero riuscito ad infilarlo dentro completamente.
Quindi spingendo col pube e col dito tentavo di farle provare una doppia penetrazione.
Non tardò molto a dimostrarmi che questa cosa era di particolare gradimento, se ad un tratto si posizionò a smorzacandela e sfregando con vigore la figa sul mio uccello la sentii emettere dei gridi soffocati, mentre un liquido denso le colava dalle grandi labbra spandendosi sul mio pube.
Si buttò su di me un po' stanca e mi chiese di farle riprendere fiato.
La accontentai, facendola stendere, ma stando ben attento a non uscire da lei.
Volevo che non si rilassasse troppo, la serata era appena cominciata e volevo continuare per un bel po' ancora.
Stando sopra di lei, allora, iniziai a coccolarla col i miei baci, mentre ogni tanto spingevo delicatamente col mio uccello dentro di lei.
Non ci volle molto per lei per riprendere vigore e fu lei stessa che intrecciando le gambe dietro la mia schiena mi chiese di spingere forte e di farla sentire ancora la sua femmina in calore.
Non mi feci ripetere ...