1. Sirenetto sugli scogli


    Data: 19/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Quel mattino d’estate scesi a fatica per un sentiero scosceso e mi arrampicai su degli scogli fino ad un anfratto tranquillo, isolato dal resto della spiaggia dal difficile percorso che avevo appena fatto. Lì si poteva stare nudi e come sempre succede in questi casi era frequentatissimo da froci e checche di ogni risma.
    
    Alle nove di quel caldo mattino, il posto era però ancora deserto. Il che mi andava benissimo. Trovai uno scoglio con una piattaforma, grande abbastanza da stendermici sopra, con l’acqua che sciabordava giusto sotto di me. C’era appena un alito di vento e il mare era limpido e calmo. Sospirai e mi stesi supino, nudo e felice. Mi appisolai, ma non per molto: qualcosa mi aveva svegliato.
    
    Mi guardai attorno e lo scorsi, a circa una decina di metri alla mia destra: il sole era alle mie spalle e lo illuminava in pieno. Sembrava una visione da sogno, sdraiato com’era fra gli scogli sopra le onde.
    
    Riflessa dal mare, la luce del sole gli baluginava attorno e il cielo azzurro era uno sfondo di cristallina innocenza, che contornava il suo incredibile aspetto. Se ne stava seduto, appoggiato all’indietro sulle braccia. Il suo torace asciutto sprigionava una sottile potenza muscolare, sul volto una sognante espressione di contemplazione, come se stesse guardando fisso il mare.
    
    La sua intera persona luccicava e mi faceva pensare ad una qualche creatura marina. Gli ero abbastanza vicino per vedere chiaramente il suo corpo nudo. Era glabro e i pochi peli che ...
    ... aveva sembravano mulinargli attorno alle gambe come una serica peluria dorata, che risaltava sulla pelle intensamente abbronzata. Una visione da mozzare il fiato.
    
    Elettrizzato dallo splendore di quel corpo nudo, ero incapace di fare alcunché, tranne fissarlo a bocca aperta. Il calore del sole sul mio stesso corpo nudo mi aveva soffuso una deliziosa sensazione di consapevolezza, facendomi ribollire i coglioni e formicolare l’uccello, che prese ad allungarmisi, inturgidendosi alla fine come un rigido paletto. Quell’empito di libidine improvvisa, concentrata nel cazzo e sotto l’ombelico mi faceva star male. Già il solo guardare quel meraviglioso ragazzo mi aveva eccitato più di quanto ricordassi di essere mai stato.
    
    Intanto che lo guardavo con rapita attenzione, lui si alzò e si stiracchiò con le braccia sopra la testa, mentre un poderoso paio di natiche si bombavano sensualmente sotto la sua vita sottile. Il cazzo gli penzolò davanti semi turgido. Lanciò un’occhiata nella mia direzione. Doveva avermi visto prima, quando mi era passato vicino e io dormivo. Forse si era fermato lì di proposito. A quel pensiero, il mio pisello ebbe un sobbalzo.
    
    Lo sconosciuto sorrise e mi fece un cenno con la mano, poi si tuffò, volando nell’aria con un arco elegante, il corpo nudo teso in tutta la sua gloria, prima di entrare nell’acqua come una lama e scomparire.
    
    Io mi tirai a sedere dalla mia posizione sdraiata e mi sporsi oltre il margine dello scoglio. Fissai il mare tranquillo. Era ...
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