Sirenetto sugli scogli
Data: 19/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
... rovesciavo all’indietro, fino a trovarmi il suo cazzo penzolante sopra la mia faccia.
Lui non disse niente, forse non parlava italiano, invece scoppiò a ridere di nuovo.
Tornai ad afferrargli il culo con le mani, stringendoglielo bramosamente, e gli massaggiavo quelle tese montagnole, mentre fissavo ad occhi sbarrati il suo batacchio giusto e lo scroto notevole che pendeva sotto di esso. Il suo cazzo era un paletto di carne levigata, come il resto di lui, e gli si contraeva a scatti ammiccandomi col suo taglietto.
Stava ancora ridendo, quando si prese in mano l’arnese e iniziò a masturbarselo dritto sopra la mia faccia. Allora sollevai la faccia e presi a succhiargli lo scroto bagnato: sapeva di sale e di muschiosa carne di maschio. Mi feci roteare quegli ovuli in bocca e intanto gli affondavo le dita nello spacco aperto del culo, cercando e infine trovando la sua palpitante apertura. Allora ci vangai dentro con le dita, slargandone gli orli di quella stretta intimità. Lui gemette e io andai più a fondo, oltrepassando il primo stretto canale e spingendo oltre la punta del dito. Il suo buco del culo pulsò intensamente per la potenza della sua libidine. Al che, persi del tutto la testa e presi a poppare quelle enormi gonadi, fissando intanto la sua bronzea mano che scorreva veloce sull’uccello, e tentando di ficcargli un altro dito nel suo condotto misterioso.
A questo punto, lo sconosciuto si sputò sulla mano e, allungato il braccio, mi spalmò le dita di saliva, ...
... infilandosene anche uno suo assieme alle mie. Sì, incredibile: si ficcò anche un suo dito, slargandosi ancora di più e masturbandosi il buco del culo.
Il suo corpo continuava a sgocciolarmi addosso e il calore del sole contrastava col fresco dell’acqua marina. Il silenzio attorno era rotto solo dalle grida occasionali di qualche gabbiano e dal dolce sciabordio delle onde sui miei piedi. Il mio sirenetto si masturbava lascivamente il cazzo turgido con gemiti continui. Infine si mise in posizione accosciata e il buco del culo gli si spalancò fino ad accogliere tre delle mie dita, più quello suo! Mentre Io venivo quasi soffocato dai suoi grossi coglioni. Quella voragine in calore pulsava e mi serrava le dita con spasmi davvero eccitanti. In pratica, io gli tenevo dentro le mie, mentre il suo ci scorreva in mezzo dentro e fuori, chiavandosi e violentandosi con bramosia.
Godemmo entrambi contemporaneamente. Io schizzai fuori il mio pieno dal cazzo senza neanche toccarmi, intanto che gli calcavo le dita nelle profondità del bollente cratere. Lui, invece, si masturbò fino a sborrarmi la fronte, inzuppandomi i capelli di siero colloso. Restammo così, senza muoverci, per un buon cinque minuti: alla fine, le mie dita scivolarono fuori da quel culo strepitoso e lui se ne andò: con una capriola all’indietro perfettamente eseguita, si tuffò in acqua e si allontanò a nuoto.
Io rimasi lì, un po’ deluso e tremante, con le dita bagnate, i capelli infradiciati del suo sperma, e il petto ...